DALLE RINNOVABILI ARRIVA UN FORTE SEGNALE PER LA RIPARTENZA: ENERGRED CONCRETIZZA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN AUTOCONSUMO PER I LAVORATORI DELLA COOPERATIVA WBO ITALCABLES

DALLE RINNOVABILI ARRIVA UN FORTE SEGNALE PER LA RIPARTENZA: ENERGRED CONCRETIZZA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN AUTOCONSUMO PER I LAVORATORI DELLA COOPERATIVA WBO ITALCABLES

ItalCables è un virtuoso esempio di come i lavoratori possano riprendere in mano, in modalità cooperativa, il destino ed il futuro della loro azienda» sottolinea Moreno Scarchini, ceo di EnergRedE.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane.
 
 
 
EnergRed concretizza un impianto fotovoltaico in autoconsumo con la modalità Care&Share® per la cooperativa WBO Italcables, costituita dai lavoratori messi in mobilità dalla Italcables S.p.A., a suo tempo parte di un gruppo finanziario con base in Portogallo.
 
«Questo è un virtuoso esempio di come i lavoratori possano mettersi insieme e riprendere in mano in modalità cooperativa il destino ed il futuro della loro azienda» sottolinea Moreno Scarchiniceo di EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare.
 
Sette anni fa, 57 lavoratori hanno rilevato l’attività di ItalCables S.p.A. in liquidazione, impegnandosi —insieme ad altri partner finanziari come Banca Etica— a rilanciarla e così a non perdere preziosi posti di lavoro, oltre che a garantire una continuità all’indotto che grava su Caivano, comune della città metropolitana di Napoli, dove ha sede l’azienda.
 
«Per non perdere il posto di lavoro nel 2015 con il loro Tfr i lavoratori acquistarono lo stabilimento, investendo tutto quello che avevano in un sogno. Con le loro competenze e il duro lavoro sono riusciti a realizzarlo ed ora l’azienda fattura 20 milioni di euro» sintetizza Moreno Scarchini.
 
Dalle ceneri dell’Italcables nacque così la nuova azienda che produce ancora oggi trefolo e filo per cemento armato precompresso. L’impegno di EnergRed è ora quello di produrre un ulteriore vantaggio competitivo per la cooperativa, condividendo il valore generato dalla scelta di autoconsumare energia 100% da fonte solare.
 
Senza dover affrontare alcun onere finanziario o gestionale, WBO ItalCables potrà godere di energia elettrica ad un prezzo record assoluto per il nostro Paese: 94 euro al megawatt/ora per i prossimi 20 anni.
 
«Questo prezzo corrisponde al 50% dell’attuale costo della materia prima energia per gli energivori e circa il 35-40% del solo prezzo unico nazionale dell’energia elettrica» mette in evidenza Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.
 
L’impianto fotovoltaico in questione prevede una potenza installata iniziale di 565 kilowatt picco, ad inseguimento. Ma è solo il primo tassello di un percorso che vedrà svilupparne ulteriori porzioni per cercare di ridurre ancora maggiormente gli impatti ambientali ed economici dell’energia da fonti fossili.
 
In questo modo l’azienda avrà a disposizione per i suoi investimenti un piccolo tesoretto annuo che le permetterà di migliorare le già ottime performance, testimoniando ulteriormente la capacità di un’organizzazione cooperativa di poter guardare al benessere dei lavoratori, al loro futuro e nel contempo alla profittabilità del business.
 
«Dal primo momento che ci è stata presentata questa iniziativa, abbiamo sentito il dovere morale di renderla una storia di successo, grazie alla nostra metodologia di creazione e condivisione del valore. WBO ItalCables è un vero esempio di resilienza di una comunità che si adopera per un obiettivo comune, fondato sull’importanza delle persone: portare loro energia 100% green da fonte solare, non può che magnificarne il significato» dichiara Moreno Scarchiniceo di EnergRed (www.energred.com).
 
«Quella che abbiamo realizzato con WBO ItalCables è un’operazione che guarda ai benefici ambientali ed economici ma sottolinea anche l’importanza di continuare ad investire su realtà dove la dimensione sociale riesce a dialogare in armonia con la necessità di rendere il business profittevole. Siamo molto soddisfatti perché questo è uno dei rari casi in cui si può parlare effettivamente di convergenza dei criteri ESG: impatto ambientale, aspetti sociali e quelli relativi alla governance» sostiene Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.
 
«È stata una grande sfida quella di garantire a WBO ItalCables un prezzo dell’energia in autoconsumo record per il mercato italiano. Il nostro sforzo è andato nella direzione di creare la massima efficienza operativa scegliendo tecnologie ad inseguimento e creando il giusto equilibrio tra la densità di potenza e l’orientamento dei pannelli» aggiunge Paolo Cecchinichief technology officer di EnergRed.
 
Certo è che per le aziende per cui l’energia rappresenta la parte più rilevante del costo di produzione, il continuo aumento mette a rischio la loro attività e dalle rinnovabili arriva un segnale di speranza per tutti.
 
Il numero degli impianti entrati in esercizio al 31 dicembre 2021 —pari a 1.016.083 installazioni— è significativamente più elevato rispetto all’analogo dato rilevato nel 2020 (+44,8%) e risulta parimenti positiva anche la variazione della potenza installata che registra un valore di 22.594 megawatt (+25%).
 
Tra sistemi già in funzione e quelli in attesa di collegamento —secondo quanto ha annunciato il ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani— per il 2022 sono attesi altri 5,1 gigawatt. Insomma il numero di impianti cresce superando di gran lunga le performance del 2020 e del 2021.
 
Ecco allora che spostando il metodo di produzione verso fonti rinnovabili con la transizione energetica si potranno risolvere gran parte dei problemi-Paese nonché —e non meno importante— si contribuirà largamente a ridurre le emissioni e ad invertire così la rotta del cambiamento climatico.
 
«Nello specifico caso di WBO Italcables, siamo riusciti a raggiungere un prezzo record di 93 euro/MWh, un terzo della tariffa monoraria per il cittadino con un contratto in regime di tutela che paga oggi 0,25592 euro/kWh» mette in evidenza Giorgio Mottironi.
 
Per le aziende è una scelta di estrema importanza strategica, perché produrre energia da impianti fotovoltaici costa un sesto rispetto alla produzione nelle centrali turbogas: una scelta significativa da un punto di vista economico ma anche a livello ambientale perché questa transizione permetterebbe una realistica riduzione delle emissioni di gas climalteranti per un volume pari a 33 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti al 10% del totale prodotto sul nostro suolo.
 
Con la metodologia Energred Care&Share® —poi— il passaggio alle rinnovabili per le imprese avviene a costo zero, potendo godere direttamente di un beneficio economico e di una maggiore resilienza operativa.
 
Ma al di là dell’eclatante caso di WBO Italcables che ha consentito di arrivare al prezzo record di 93 euro/MWh, la metodologia Energred è in grado di garantire energia da tecnologia fotovoltaica tutte le imprese ad un prezzo medio omnicomprensivo di 150 euro per MWh.
 
Un prezzo che può scendere fino a valori intorno ai 100 euro per MWh nelle zone a maggiore disponibilità di risorsa solare, il che rende l’energia fotovoltaica italiana in autoconsumo la fonte più conveniente per i bilanci delle aziende e per l’ambiente, nonché la soluzione più rapida da implementare per rendersi energeticamente indipendenti.

BILANCIO ENERGRED 2022 DELLE RINNOVABILI: +70% DI INSTALLAZIONI IN TERMINI DI POTENZA, CON LA METODOLOGIA CARE&SHARE IL ROI È INFINITO

BILANCIO ENERGRED 2022 DELLE RINNOVABILI: +70% DI INSTALLAZIONI IN TERMINI DI POTENZA, CON LA METODOLOGIA CARE&SHARE IL ROI È INFINITO

«La nuova capacità di rinnovabili installata in Italia sale a 1.351 MW: per il fotovoltaico è boom di richieste da parte dei privati cittadini ma anche ed in misura maggiore da parte delle aziende che, a causa dei costi dell’energia troppo elevati, rischiano quest’anno di mangiarsi i loro utili» spiegano gli analisti di EnergRed.com, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane.

Il prezzo dell’energia non scenderà più sotto i 100 euro/MWh, la conferma viene anche dalle proiezioni del prezzo delle materie prime (analisi PUN 2022-2023). A metterlo in evidenza è EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare.
 
Così, con il caro bolletta, per il fotovoltaico è boom di richieste da parte dei privati cittadini ma anche ed in misura maggiore da parte delle aziende che, a causa dei costi dell’energia troppo elevati, rischiano quest’anno di mangiarsi i loro utili.
 
Un’azienda che oggi spende 100 mila euro di bolletta all’anno può facilmente dimezzare questa voce di spesa ed in taluni casi, con la metodologia Care&Share di EnergRed, non essendoci esborsi da parte del committente, l’IRR —il tasso interno di rendimento— è infinito. Insomma zero spese per il fotovoltaico.
 
«Con la metodologia Care&Share oggi siamo in grado di proporre una soluzione a “ROI infinito” per le aziende, perché siamo in grado di generare da subito benefici economici senza necessità di investimenti di alcuna sorta. Per chi ha cultura dell’impresa e capisce il significato della “moltiplicazione del valore” è un’opportunità irrinunciabile, soprattutto perché permette di “salvare cassa”, anzi di far crescere quella a disposizione delle attività “core” dell’azienda» commenta Moreno Scarchiniceo di EnergRed.
 
Ma bisogna agire in fretta perché iniziano a scarseggiare i materiali per gli impianti, prodotti per lo più in Asia, che scontano le difficoltà del commercio globale in tempi di guerra. Già nel 2021 i bonus fiscali ed in particolare il superbonus 110% hanno spinto molto il solare fotovoltaico, così il materiale scarseggia.
 
«Avendo previsto l’aumento delle richieste, noi le forniture le abbiamo in continuo e siamo in grado di realizzare i nuovi impianti in tempi brevissimi» sottolinea Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.
 
Con altri player, invece, bisogna aspettare non meno di 4 mesi. Per avere il prodotto finito bisogna assicurarsi le forniture prevalentemente dalla Cina e per averle oltre ad un 5% di anticipo si è costretti a fornire una lettera di credito per il rimanente 95%, Insomma ci vogliono 4 mesi per avere —forse— una fornitura. 
 
EnergRed ha già tutto pronto per soddisfare una domanda molto ampia ed in crescita, a zero spese per l’azienda beneficiaria. 
 
Ma quale è lo stato dell’arte? Gli analisti della E.S.Co. hanno aggiornato il bilancio. La nuova capacità di rinnovabili installata in Italia durante il 2021 è stata di 1.351 MW, con un incremento complessivo delle installazioni pari al +70% in termini di potenza rispetto al 2020 (790 MW), ma in linea con quanto misurato nel 2019 (rimbalzo post-pandemico a livelli comunque deficitari di sviluppo delle rinnovabili). I dati sono stati elaborati a partire dal Report Rinnovabili 2022 di Energy & Strategy Group.
 
Secondo il Bilancio EnergRed 2022, in Italia abbiamo raggiunto solo un quinto degli obiettivi che in base al PNIEC avremmo dovuto rispettare per concretizzare i 120GW di potenza installata da fonti rinnovabili al 2030. In particolare il fotovoltaico, a cui spetta la fetta più importante, ha registrato una crescita della potenza installata del 4,4% contro il 23% atteso. Ed ancora al palo il geotermoelettrico ed il solare termodinamico.
 
«Il ritmo delle installazioni di fotovoltaico deve ora aumentare dai 4,9GWp all’anno ad almeno 5,4GWp per raggiungere gli obiettivi 2030. E per farlo non si deve solo velocizzare il processo di individuazione delle aree idonee, ora che per loro sono state definite delle corsie autorizzative preferenziali, ma soprattutto mobilitare il comparto industriale, dove è massima la possibilità di generale benefici tramite auto-consumo diretto, sia per le imprese che per il sistema Paese» sostiene Moreno Scarchiniceo di EnergRed.
 
Eppure il solare è fermo al 32% dell’obiettivo PNIEC, l’eolico al 47%. Il solare termodinamico è fermo allo 0% e rimane ferma la potenza installata nel segmento geotermoelettrico al 66% dell’obiettivo nazionale.
 
«Al comparto solare mancano circa 50GWp di installazioni, ma si può fare molto di più, considerando che tale potenza potrebbe essere dislocata in modo diffuso sul territorio, per l’auto-consumo delle imprese, generando circa 19 miliardi di euro di risparmi rispetto agli attuali costi energetici» conclude Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.

ENERGRED, LA GEOGRAFIA DEL SOLARE IN ITALIA

Ecco come sono distribuiti per regioni e per province gli oltre 986 mila impianti fotovoltaici presenti oggi in Italia. EnergRed.com, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare, aggiorna l’andamento delle installazioni e calcola i valori procapite

(ajcom) Risultano già ad oggi operativi nel nostro paese 986.313 impianti fotovoltaici di tutte le taglie, per una potenza attuale di 22,5 GW che —secondo le analisi tendenziali “business as usual” di EnergRed— a dicembre 2021 salirà a 23 GW, con un numero di impianti aggiuntivi pari a circa 554 unità.

«Numeri che lasciano ben sperare in merito al raggiungimento degli obiettivi al 2030, per i quali mancano all’appello  30 GW aggiuntivi di fotovoltaico che dovremo riuscire ad installare entro i prossimi 10 anni» sottolinea Moreno Scarchini, ceo di EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare fotovoltaico.

Ma vediamo nella geografia tracciata da EnergRed come sono distribuiti a livello regionale gli impianti fotovoltaici per potenza e per numerosità in Italia.

Per quanto riguarda il numero di impianti, sul podio troviamo la Lombardia con 153.339 impianti, seguita da Veneto (140.883 impianti) ed Emilia-Romagna (102.827 impianti). Poi ancora seguono Piemonte (68.520), Lazio (66.112), Sicilia (63.068), Puglia (57.243),Toscana (51.243), Sardegna (41.839) e Campania (39.219), che messe insieme totalizzano oltre tre quarti del totale.

Se poi vogliamo concentrarci sulle province, è Roma a posizionarsi al primo posto con 39.365 impianti, seguita sul podio da Brescia (31.856) e Treviso (31.770). Le altre province nella top-10 di EnergRed sono Padova (29.243), Vicenza (25.879), Torino(24.965), Bergamo (22.219), Verona (22.182), Milano (21.278) e Venezia (21.258).

Per quanto riguarda invece la potenza installata al primo posto c’è la Puglia con 2,975 GW, seguita dalla Lombardia (2,668 GW) e dall’Emilia-Romagna (2,266 GW). Seguono Veneto (2,194 GW), Piemonte (1,775 GW), Sicilia (1,525 GW), Lazio (1,478 GW), Marche (1,153 GW), Sardegna (1 GW) e Campania (0,913 GW).

«Gli impianti più grandi, sopra i 10 MW, in Italia sono 49 e producono complessivamente 1,2 GW, ma quelli più rilevanti in termini di potenza sono senz’altro quelli che vanno dai 200 kW a 1 MW: ben 12 mila impianti che nel nostro Paese sviluppano complessivamente 7,7 GW e che si trovano prevalentemente in Puglia dove 1.877 impianti di questa taglia realizzano 1,6 GW» spiega Giorgio Mottironimarketing manager di EnergRed.

Secondo gli analisti di EnergRed, gli impianti al di sopra del MW di potenza ammontano attualmente ad appena 1.276 unità e producono 4,8 GW di potenza. A guidare la classifica in questo ambito è il Lazio con 146 stutture.

Cambiando prospettiva, secondo quanto ha potuto appurare EnergReda settembre 2021 risulta un installato fotovoltaico pro-capite nel nostro paese pari a 434 watt. Un traguardo di tutto rilievo, se consideriamo che a fine 2010 questo valore era di appena 61 watt.

Le regioni con il valore procapite più elevato sono Marche (756 watt procapite), quasi il doppio della media nazionale pari appunto a 434 watt, Puglia (741 W) e Basilicata (696 W) che si collocano sul podio. A seguire Sardegna (610 W), Molise (599 W), Abruzzo (596 W), Umbria (588 W), Emilia-Romagna (508 W), Friuli-Venezia Giulia (481 W) e Veneto (447 W).