EMERGENZA CLIMATICA SEMPRE PIÙ ALLARMANTE

EMERGENZA CLIMATICA SEMPRE PIÙ ALLARMANTE

«Nei primi 5 mesi del 2023 ben 122 eventi climatici estremi sul territorio italiano: +135% rispetto allo stesso periodo del 2022» avvertono gli specialisti di EnergRed, che avanzano nuove previsioni sul riscaldamento globale al 2050: +2,71 gradi nel peggiore degli scenari ipotizzati e +1,96 gradi nel caso più probabile.

«Bisogna intervenire subito per evitare l’ulteriore aumento delle temperature previsto tra il 2030 ed il 2050» sottolinea l’ingegnere Moreno Scarchini, fondatore e CEO di quella che è considerata oggi la “Ferrari del fotovoltaico”, un marchio —quello di EnergRed— destinato a diventare iconico come quello del Cavallino Rampante o come quello dellaCoca-Cola, di cui è stato direttore con responsabilità per 6 Paesi per oltre 5 anni.

Esaminando la situazione del 2022, il rapporto Counting the Cost dell’organizzazione umanitaria «Christian Aid» evidenzia che i disastri ambientali —di origine antropica e quindi influenzati dalla crisi climatica— hanno provocato migliaia di vittime, 44 milioni di sfollati e danni pari a 200 miliardi di euro, una cifra pari alla metà dei danni totali causati dagli eventi climatici estremi in Europa negli ultimi 40 anni.

Certo è che l’emergenza climatica sta assumendo dimensioni sempre più drammatiche e che negli ultimi anni stiamo assistendo a condizioni climatiche straordinarie sempre più frequenti anche nel nostro Paese.

«Solo in Italia di eventi estremi ve ne sono stati 310 nel 2022, con 29 morti accertati. Ma nei primi 5 mesi del 2023 si è registrato un aumento del 135% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, con ben 122 eventi estremi» osservano gli specialisti di EnergRed (www.energred.com), riferendosi a quanto riportato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). Una tendenza che non è cambiata nei mesi successivi. Questa estate abbiamo infatti potuto assistere a forti ed anomale grandinate che hanno colpito diverse regioni italiane, causando ingenti danni economici.

La stessa EnergRed, prima E.S.Co. in Italia a fornire impianti fotovoltaici alle piccole e medie imprese senza alcuna esposizione finanziaria da parte del cliente per l’acquisto o la gestione dell’impianto, ha dovuto subire gli effetti di questi eventi: uno dei suoi impianti SEU, installato presso la Bonora Srl, in provincia di Bologna, è stato fortemente compromesso dalla grandine. L’intervento degli specialisti della “Ferrari del fotovoltaico” è tuttavia stato tempestivo e l’impianto è stato perfettamente ripristinato ed è tornato a produrre in tempi brevissimi, senza alcun costo per il cliente.

«La crisi climatica, che cerchiamo di combattere diminuendo le emissioni grazie al fotovoltaico, ci rema contro. Ormai bisogna convivere con questi eventi climatici estremi, sempre più frequenti anche in Italia. Ma i nostri clienti possono dormire sonni tranquilli grazie alla nostra formula Care&Share per cui pensiamo a tutto noi, compresi gli interventi di riparazione in caso di danni» puntualizza il CEO di EnergRed. Di fronte a questi scenari non si può però rimanere indifferenti e continuare a negare una crisi climatica che è ormai sotto gli occhi di tutti. I dati parlano chiaro: se la tendenza dovesse rimanere quella degli ultimi 20 anni (scenario “most likely”), si arriverebbe ad un aumento di 1,5 gradi nel 2035. Se invece la tendenza dovesse restare quella riscontrata più recentemente, quella degli ultimi 5 anni, lo scenario sarebbe il migliore auspicabile (“best case”) e l’aumento di 1,5 gradi si concretizzerebbe più avanti nel tempo: nel 2042. Ma è anche vero che bisogna tenere in considerazione il fatto che la pandemia da Covid-19 ha portato ad una riduzione delle emissioni di CO2 e questo porta a dover considerare anche un terzo scenario, quello peggiore (“worst case”), con una tendenza più simile ai livelli pre-Covid e quindi un aumento di 1,5 gradi già prima del 2030.

«Di fronte a questa realtà diventa un dovere, soprattutto per le imprese, limitare le proprie emissioni di CO2, le principali responsabili del cambiamento climatico. La transizione energetica non può essere rimandata oltre e noi di EnergRed vogliamo metterci al fianco degli imprenditori in questo percorso verso la sostenibilità» conclude Moreno Scarchini.

I dati storici e le previsioni 2030-2050 sui 3 possibili scenari sono stati elaborati da Dorina Polinari, Marketing Manager di EnergRed, basandosi sui report Sima, sul Global Energy Perspective 2019 di McKinsey e sui dati Lab24 de Il Sole 24 Ore.

Le cause? Tutti gli scienziati concordano sull’origine antropica del fenomeno: con la rivoluzione industriale l’uomo ha improvvisamente rovesciato in atmosfera milioni di tonnellate di anidride carbonica ed altri gas serra portando la quantità di CO2 presente in atmosfera al doppio rispetto ai minimi degli ultimi 700 mila anni. 

Per contribuire a risolvere il problema, EnergRed fornisce i suoi impianti fotovoltaici alle piccole e medie imprese senza alcuna esposizione finanziaria. «Alla base di tutto c’è la nostra metodologia dal marchio registrato “Care&Share”, una metodologia proprietaria innovativa per lo sviluppo di impianti fotovoltaici che si basa sulla condivisione del valore con il cliente e che elimina di fatto il classico vincolo “take or pay” superando ogni modello finanziario e permettendo di pagare solo quello che si consuma, quando lo si consuma» rimarca Moreno Scarchini. Prendersi cura dei clienti e condividere con essi i benefici sono i 2 principi con cui EnergRed vuole aiutare gli imprenditori italiani a produrre la propria energia a “km ed emissioni zero” senza dover affrontare costi ma godendo invece dei vantaggi di una maggiore sostenibilità: l’obiettivo non è vendere impianti ma gestire la produzione “in loco” di energia da fonti rinnovabili. EnergRed.com ha inoltre sviluppato un algoritmo interno che permette un perfetto dimensionamento funzionale ed economico di un impianto fotovoltaico in configurazione SEU (Sistema Efficiente di Utenza) e che è anche il presupposto per l’attivazione di vere e proprie comunità energetiche, una strada che sarà sempre più necessario percorrere per risolvere il global warming e salvare così il pianeta. 

Certo la situazione è grave. I disastri naturali dell’ultimo anno evidenziano che è ormai indispensabile una più incisiva ed ambiziosa azione climatica che non può prescindere da una maggiore assunzione di responsabilità da parte delle imprese: non limitare le emissioni di CO2 provocherà nuove reazioni a catena, che peggioreranno ulteriormente la crisi climatica aumentando il riscaldamento globale. Un esempio emblematico di queste «chain reaction» è l’effetto del riscaldamento globale ai due poli del pianeta dove a marzo 2022 si sono registrate temperature record simultaneamente in Antartide e nell’Artico, superiori rispettivamente di 30 e di 47 gradi Celsius rispetto alla norma. «A causa di queste ondate di calore in Antartide si è sciolta in mare la piattaforma di ghiaccio “Conger” e nell’Artico si è iniziato a scongelare il permafrost, andando a “liberare” enormi quantità di carbonio che una volta in atmosfera peggiorano ulteriormente il riscaldamento globale, in un ciclo che — salvo ridurre drasticamente le emissioni prima che sia troppo tardi— si autoalimenta, diventando inarrestabile» avvertono gli specialisti di EnergRed.com.

ELETTRICITÀ SENZA SOLE? È IL FUTURO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI, SECONDO LA “FERRARI DEL FOTOVOLTAICO” ENERGRED

ELETTRICITÀ SENZA SOLE? È IL FUTURO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI, SECONDO LA “FERRARI DEL FOTOVOLTAICO” ENERGRED

«I pannelli solari saranno presto in grado di produrre elettricità anche con il buio» spiega Moreno Scarchini, CEO di EnergRed (www.energred.com), la prima E.S.Co. in Italia a fornire impianti fotovoltaici alle PMI senza esposizione finanziaria, nessun vincolo di prelievo, prezzo dell’energia bloccato e cessione gratuita dell’impianto.

Nelle notti stellate, sfruttando il «raffreddamento radiativo», i pannelli solari saranno presto in grado di produrre elettricità anche con il buio. A metterlo in evidenza è EnergRed (www.energred.com), la prima E.S.Co. in Italia a fornire impianti fotovoltaici alle piccole e medie imprese, senza alcuna esposizione finanziaria da parte del cliente per l’acquisto o la gestione dell’impianto.

Nessun vincolo di prelievo dell’energia, prezzo bloccato per l’autoconsumo e cessione gratuita dell’impianto alla fine del rapporto sono gli altri aspetti fondamentali che caratterizzano gli impianti di quella che è considerata oggi la “Ferrari del fotovoltaico”, un marchio —quello di EnergRed— destinato a diventare iconico come quello del Cavallino Rampante o come quello della Coca-Cola, di cui peraltro il fondatore della E.S.Co. —l’ingegnere Moreno Scarchini— è stato direttore per oltre 5 anni, con la responsabilità della supply chain in 6 Paesi.

Ma anche con la Ferrari EnergRed ha un suo legame, avendo organizzato lo scorso anno il suo evento “Elettriche Emozioni” proprio nelle fantastiche cornici del circuito di Modena e del Museo Storico Ferrari.

«L’obiettivo è stato quello di mettere in evidenza le “emozioni dell’elettrico” per comprendere le potenzialità che la mobilità sostenibile è in grado di apportare alla nostra vita, nel pieno rispetto dell’ambiente» spiega Moreno Scarchini che ha voluto realizzare l’evento a zero emissioni, bilanciandole attraverso programmi di riforestazione ad alto impatto sociale attivati insieme al partner ZeroCO2.

Cosa rende EnergRed una “Ferrari”? «Alla base di tutto c’è la nostra metodologia dal marchio registrato “Care&Share”, una metodologia proprietaria innovativa per lo sviluppo di impianti fotovoltaici che si basa sulla condivisione del valore con il cliente e che elimina di fatto il classico vincolo “take or pay” superando ogni modello finanziario e permettendo di pagare solo quello che si consuma, quando lo si consuma» risponde Moreno Scarchini.

Una “Ferrari” sì, ma a costo zero. Prendersi cura dei clienti e condividere con essi i benefici sono i 2 principi con cui EnergRed vuole aiutare gli imprenditori italiani a produrre la propria energia a “km ed emissioni zero” senza dover affrontare costi ma godendo invece dei vantaggi di una maggiore sostenibilità: l’obiettivo non è vendere impianti ma gestire la produzione “in loco” di energia da fonti rinnovabili.

EnergRed ha inoltre sviluppato un algoritmo interno che permette un perfetto dimensionamento funzionale ed economico di un impianto fotovoltaico in configurazione SEU (Sistema Efficiente di Utenza) e che è anche il presupposto per l’attivazione di vere e proprie comunità energetiche, una strada che sarà sempre più necessario percorrere nel prossimo futuro.

Ma le nostre PMI vogliono una utilitaria o la “Ferrari” del fotovoltaico? La domanda avrebbe senso se alla base vi fosse un problema di budget, dilemma che in questo caso non sussiste perchè tutti i costi li sostiene EnergRed: alle nostre PMI rimangono solo i risparmi sull’energia ed una crescita dei valori dei propri asset: ciascuna piccola e media impresa italiana potrebbe mediamente godere di un beneficio di 400 mila euro, che potrebbero essere impiegati per altri scopi: assumere nuovo personale, formarsi su nuove competenze, investire su tecnologie innovative.

«Ed a proposito di nuove tecnologie, per il fotovoltaico abbiamo grandi aspettative» sottolineano gli analisti di EnergRed. Ora —ad esempio— uno studio dell’Università di Stanford ha dimostrato che è possibile generare un flusso di energia dalla differenza di temperatura tra la superficie del pannello solare —più fredda— e l’aria dell’ambiente.

«In questo modo ad essere convertito in energia elettrica è il calore dall’aria circostante» spiega l’ingegnere Moreno Scarchini, plaudendo a questa scoperta di un gruppo di ricercatori di Stanford guidati da Sidhi Assawaworrarit che rivoluzionerà il mercato introducendo pannelli “solari” in grado di produrre elettricità anche in assenza di sole.

I nuovi pannelli consentiranno di produrre energia pulita e rinnovabile anche di notte, riducendo notevolmente le emissioni inquinanti e garantendo un rilevante risparmio economico. Come è possibile? «Sfruttando il “raffreddamento radiativo”» sintetizza il CEO di EnergRed. «Si tratta —prosegue Moreno Scarchini— di un fenomeno che, nelle notti stellate senza nuvole, consente ai pannelli solari di produrre elettricità anche con il buio attraverso la luce infrarossa che si irradia nello spazio dalla superficie dei pannelli stessi aumentandone la temperatura fino ad un livello superiore rispetto all’aria circostante». Il flusso di energia che si viene a generare connesso al dispositivo creato dai ricercatori (un generatore termoelettrico) consente di produrre energia elettrica. «È un fenomeno simile alla brina che si forma sul terreno durante le notti quando le temperature sono di poco sopra lo zero» concludono gli specialisti di EnergRed.

ENERGRED: ENTRO IL 2050 L’86% DELL’ENERGIA GENERATA IN EUROPA PROVERRÀ DA FONTE SOLARE, EOLICA O IDROELETTRICA, RISPETTO ALL’ATTUALE 50%

ENERGRED: ENTRO IL 2050 L’86% DELL’ENERGIA GENERATA IN EUROPA PROVERRÀ DA FONTE SOLARE, EOLICA O IDROELETTRICA, RISPETTO ALL’ATTUALE 50%

«Nei prossimi anni l’energia solare supererà le fonti eoliche come principale fonte rinnovabile ed a guidare la transizione energetica non saranno più i Paesi nordici ma l’Europa meridionale» spiega Moreno Scarchini, ceo di EnergRed (www.energred.com).

Nei prossimi 27 anni in Europa l’energia da fonti rinnovabili è destinata a crescere in maniera esponenziale, raggiungendo una quota dell’86% nel 2050. A metterlo in evidenza è EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane, che —basandosi su dati dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), su dati Bloomberg NEF, sul report “The Future of European Renewable Energy” promosso da Panasonic e su proiezioni basate su fonti proprie— ha disegnato una geografia delle fonti energetiche rinnovabili che vede l’Europa al primo posto.

«Entro il 2050, l’86% dell’energia generata in Europa proverrà infatti da energia solare, eolica onshore, eolica offshore o idroelettrica, rispetto all’attuale 50%, conquistando così la leadership» sottolinea Moreno Scarchini, ceo di EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane. Al secondo posto nel ranking di EnergRed troviamo l’Australia con l’80% e sul podio anche l’India con il 57%. Mentre la Cina si attesta al 49% e gli Stati Uniti al 36%.

Per quanto riguarda l’Europa, se fino ad oggi sono stati i Paesi nordici a guidare la transizione energetica, nei prossimi anni sarà l’Europa meridionale a guidare la crescita, investendo cospicuamente sia in impianti di produzione che in infrastrutture: è quanto emerge dalle tendenze dello sviluppo delle rinnovabili in Europa e dall’analisi di oltre 300 fonti prese in esame nello studio promosso da Panasonic TOUGHBOOK e realizzato dalla società di consulenza specializzata White Space Strategy.

«In Italia si investirà soprattutto sulla produzione di energia solare, che registrerà un incremento del 120% entro il 2030» sottolinea il ceo di EnergRed, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane.

Insomma anche a livello italiano l’energia solare supererà l’energia eolica come principale fonte rinnovabile, mentre l’idroelettrico sarà più circoscritto.

«L’eolico e il solare contribuiranno per il 50% alla produzione elettrica mondiale, chiudendo l’era del dominio dei combustibili fossili nel settore energetico» conferma il New Energy Outlook di Bloomberg NEF che, combinando le competenze di oltre 65 specialisti del mercato elettrico e del settore tecnologico provenienti da 12 Paesi differenti, ha analizzato le evoluzioni del mix energetico fino al 2050. Le rinnovabili rimodelleranno radicalmente il sistema elettrico globale. A livello mondiale, il solare registrerà la crescita maggiore arrivando al 22% nel 2050, mentre l’eolico genererà il 26% dell’elettricità. Basandosi sulle diverse fonti prese in considerazione, la piattaforma EnergRed.com ha riaggiornato la previsione di spesa mondiale in nuove attività di generazione di energia da qui al 2050: 14 mila miliardi di dollari, dei quali l’80% impiegato verso fonti rinnovabili.

«Prevediamo che l’eolico ed il solare possano attirare investimenti per circa 5 mila miliardi di dollari ciascuno, mentre un altro miliardo di dollari verrà speso per le batterie» conclude Moreno Scarchini.

LA STORIA DI WBO ITALCABLES: DOPO LA RINASCITA, INSIEME A ENERGRED VERSO LA TRANSIZIONE ENERGETICA

LA STORIA DI WBO ITALCABLES: DOPO LA RINASCITA, INSIEME A ENERGRED VERSO LA TRANSIZIONE ENERGETICA

Sette anni fa 57 lavoratori hanno rilevato l’attività di ItalCables S.p.A. in liquidazione, impegnandosi —insieme ad altri partner finanziari come Banca Etica— a rilanciarla, così da non perdere preziosi posti di lavoro, oltre che a garantire una continuità all’indotto che grava su Caivano, comune della città metropolitana di Napoli, dove ha sede l’azienda.

Per non perdere il posto di lavoro nel 2015 con il loro Tfr i lavoratori acquistarono lo stabilimento, investendo tutto quello che avevano in un sogno. Con le loro competenze e il duro lavoro sono riusciti a realizzarlo, ed ora l’azienda fattura 20 milioni di euro all’anno. Una perfetta dimostrazione di come si possa trasformare un problema in un’opportunità.

Dalle ceneri dell’Italcables nacque così la nuova azienda che produce ancora oggi trefolo e filo per cemento armato precompresso. L’impegno di EnergRed è ora quello di produrre un ulteriore vantaggio competitivo per la cooperativa, condividendo il valore generato dalla scelta di autoconsumare energia 100% da fonte solare.

Senza dover affrontare alcun onere finanziario o gestionale, grazie al servizio Care&Share di EnergRed, WBO ItalCables potrà godere di energia elettrica ad un prezzo record assoluto per il nostro Paese: 94 euro al megawatt/ora per i prossimi 20 anni.

L’impianto fotovoltaico in questione, realizzato completamente da EnergRed a proprie spese,  prevede una potenza installata iniziale di 565 kilowatt picco, ad inseguimento. Ma è solo il primo tassello di un percorso che vedrà svilupparne ulteriori porzioni per cercare di ridurre ancora maggiormente gli impatti ambientali ed economici dell’energia da fonti fossili.

EnergRed rientrerà del proprio investimento attraverso la vendita dell’energia, prodotta a km0, secondo la configurazione SEU.

È stata una grande sfida quella di garantire a WBO ItalCables un prezzo dell’energia in autoconsumo record per il mercato italiano. Il nostro sforzo è andato nella direzione di creare la massima efficienza operativa scegliendo tecnologie ad inseguimento e creando il giusto equilibrio tra la densità di potenza e l’orientamento dei pannelli.

Un vero esempio di come la metodologia Care&share (prendersi cura e condividere) viene applicata: analizzando la situazione e le esigenze del cliente, costruendo un impianto su misura per queste esigenze e condividendo con il cliente il valore generato.

Tutto questo con la passione e la creatività che ci contraddistingue.

 

#powerwithcreativity

RIFORESTAZIONE, CROWDFUNDING E RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: ECCO L’IMPEGNO DI ENERGRED PER IL 2023

RIFORESTAZIONE, CROWDFUNDING E RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: ECCO L’IMPEGNO DI ENERGRED PER IL 2023

«Le imprese sono chiamate a rendere sempre più conto del loro impatto sulla società: questo è il significato più profondo della “responsabilità sociale d’impresa” (RSI), una consapevolezza che non è riducibile alla filantropia o ad operazioni di immagine (greenwashing), ma riguarda il modo con cui sono concepite e vissute nel profondo le attività aziendali, tutelando i diritti fondamentali e creando valore condiviso» spiega  Moreno Scarchini, ceo di EnergRed (www.energred.com).
 
 
 
 
La responsabilità sociale d’impresa (RSI) è ormai una priorità mondiale. «Di fronte ai disastri ambientali, al cambiamento climatico, all’incremento del divario tra le aree ricche e quelle povere del pianeta, cresce la consapevolezza che la politica, da sola, è impotente, se non accompagnata dall’impegno diretto delle imprese ed alla necessaria transizione verso fonti di energia pulita e rinnovabile» sottolinea  Moreno Scarchini, ceo di EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane.
 
Ma questa non è una novità per EnergRed che fin dalla sua creazione ha adottato una cultura aziendale improntata alla RSI, muovendosi fin dall’inizio su due livelli, il primo legato alla tutela dei diritti fondamentali ed il secondo alla creazione di valore condiviso, volendosi riferire allo sviluppo di soluzioni innovative capaci di coniugare performance economiche ed impatto socio-ambientale positivo.
 
Sul primo livello, lo scorso ottobre la E.S.Co. presieduta da Scarchini —da sempre in prima linea per la difesa della salute e della sicurezza, ma anche per la tutela del diritto al lavoro e della dignità dei lavoratori— è arrivata ad adottare misure in quel momento impopolari a tutela del diritto all’accesso al lavoro per tutti, anche per chi preferisse scegliere un percorso di prevenzione e di protezione personale che non fosse quello del vaccino.
 
Ma quello di EnergRed non fu un caso isolato: da Ducati a Lamborghini, da Toyota a Bonfiglioli Riduttori passando per IMA – Industria Macchine Automatiche, le aziende più socialmente responsabili adottarono soluzioni analoghe. Fino ad arrivare a manifestazioni di solidarietà sociale anche più eclatanti, come nel caso di Brunello Cucinelli che durante la pandemia concesse ai non vaccinati di stare a casa con un’aspettativa retribuita di 6 mesi.
 
Sul secondo livello, uno dei maggiori successi di EnergRed è affinché sorgano nuovi modelli di progresso abbiamo bisogno di «cambiare il modello di sviluppo globale», invece quello nel comune di Villetta Barrea (L’Aquila), nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, uno dei parchi nazionali più antichi d’Italia, inaugurato cento anni fa, il 9 settembre 1922, dove la E.S.Co. è scesa in prima linea con il primo progetto italiano di «comunità a impatto energetico quasi zero».
 
Grazie ad una collaborazione pubblico-privato che ha visto il coinvolgimento dei cittadini attraverso il crowdfunding —altro valore aggiunto per la RSI— a Villetta Barrea EnergRed si è fatta promotrice ed artefice del ripristino di una centrale mini-idroelettrica che risale al 1910. 
 
«È stato il nostro “flagship project”, un progetto attraverso il quale vogliamo arrivare alla creazione di molteplici comunità energetiche a impatto quasi zero in tutt’Italia» sottolinea Moreno Scarchini, ceo di EnergRed.
 
«La parola comunità non è stata scelta a caso perché queste realtà vanno oltre gli aspetti meramente tecnici ed economici, diventando fenomeni sociali che rispondono a bisogni locali, oltre che alla sfida globale della transizione ecologica. Insomma il “glocal” si fa largo tra le comunità energetiche che stanno nascendo in Italia, con un approccio “win-win” pubblico-privato» spiega Giorgio Mottironimarketing manager di EnergRed.
 
L’E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane si propone ora di estendere i benefici all’intero Paese, rendendo il fotovoltaico la fonte di energia più conveniente per le aziende, sinonimo di creatività al servizio dell’uomo. E nell’ambito del suo programma RSI, per il 2023 EnergRed si propone anche di finanziare progetti di riforestazione finalizzati al contrasto ai cambiamenti climatici.
 
Ma affinché sorgano nuovi modelli di progresso è necessario un maggiore impegno da parte delle PMI. Secondo un sondaggio dell’International Center for Social Research realizzato a febbraio 2023, infatti, solo il 18% delle piccole e medie imprese italiane attua misure nell’ambito della RSI e/o comunque della sostenibilità.

ENERGRED: AL 31 DICEMBRE 2022 LE INSTALLAZIONI DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI AVRANNO SUPERATO I 2,2 GWP, MARCANDO UN INCREMENTO DEL 145%

ENERGRED: AL 31 DICEMBRE 2022 LE INSTALLAZIONI DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI AVRANNO SUPERATO I 2,2 GWP, MARCANDO UN INCREMENTO DEL 145%

«L’Italia raggiunge così i 24,9 GWp di potenza totale installata, ovvero il 35% dell’obiettivo PNIEC al 2030» mettono in evidenza gli analisti di EnergRed.com
 
 
 
Nel 2022 le installazioni di impianti fotovoltaici superano i 2,2 GWp con un incremento del 145% rispetto al 2021, permettendo così all’Italia di raggiungere i 24,9 GWp di potenza totale installata, ovvero il 35% dell’obiettivo PNIEC al 2030. Questi i numeri che, basandosi su dati «Terna Italia» e «Forum Italia Solare», hanno elaborato gli analisti di EnergRed (www.energred.com) Dorina Polinari e Giorgio Mottironi, rispettivamente Solar Energy Manager e Strategy Advisor & CMO dell’azienda.
 
«Per raggiungere gli obiettivi PNIEC (71GWp) —tuttavia— le installazioni devono più che raddoppiare, arrivando a circa 5,8 GWp all’anno» puntualizzano gli esperti di EnergRed.com, impegnati nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane.
 
A perdere il treno del fotovoltaico —secondo quanto risulta dai dati raccolti ed elaborati da EnergRed— sono proprio le imprese: nel settore commerciale (dai 20kWp ai 200kWp) si concentra solo l’11,5% della potenza installata, per una taglia media di impianto pari a 65 kWp; e simile è il dato nel settore industriale (dai 200kWp ad 1MWp) dove si concentra il 16,3% della potenza installata, per una taglia media di 470kWp circa.
 
Molto bene invece il settore residenziale (sotto i 12 kWp) dove si registrano il 93% delle connessioni ed il 40% della potenza totale installata, legata probabilmente alle attività di riqualificazione energetica di condomini e abitazioni mono o pluri-familiari.
 
«Stiamo quindi assistendo ad un fenomeno sociale molto particolare, in cui una tecnologia —il fotovoltaico— viene scelta per proteggere rapidamente la dimensione personale, mentre quella imprenditoriale viene lasciata indietro» fa notare Giorgio Mottironi, Strategy Advisor & CMO di EnergRed.
 
«L’Italia —prosegue Mottironi quest’anno ha compiuto un significativo scarto nello sviluppo delle rinnovabili, e soprattutto del fotovoltaico, ma mancano all’appello dai 40 GWp agli 80 GWp da destinare al consumo (tramite PPA virtuali) o all’auto-consumo (PPA fisici) delle imprese».
 
In merito poi alla distribuzione geografica, a guidare la classifica in Italia vi è la Puglia con circa 3 GWp di potenza installata, seguita però a breve distanza da 4 regioni del Nord: Lombardia con 2,97 GWp, Emilia-Romagna (2,4 GWp), Veneto (2,37 GWp) e Piemonte (1,92 GWp).
 
La Sicilia —terra dell’«oro energetico»— è solo sesta con 1,7 GWp ed anche altre grandi regioni produttive quali Toscana e Campania sono molto indietro: non raggiungono nemmeno 1GWp di potenza installata.
 
«Il fatto che ora però desta preoccupazione seppure —in parte giustificato dall’arrivo della stagione fredda— è l’aumento dei prezzi dell’energia: il PUN è di nuovo oltre i 400 €/MWh negli ultimi giorni» mettono in rilievo gli analisti. Ma l’aumento non si potrà riassorbire, considerando che il momento più difficile arriverà nella prossima estate 2023, quando si attende la ripartenza industriale della Cina che da sola potrebbe assorbire più dell’85% della crescita di capacità di offerta mondiale di Gas Naturale.
 
Alla luce di tutte queste previsioni non certo rosee per l’Italia, EnergRed ha deciso di dedicare un particolare impegno per aiutare le imprese che in questo momento sembrano un po’ distratte, garantendo loro il prezzo irripetibile ed imbattibile di 145 €/MWh per l’energia in autoconsumo dagli impianti EnergRed. E chiaramente solo per l’energia effettivamente consumata, quando viene consumata.
 
La proposta è riservata alle imprese con più di 1 milione di euro di fatturato ed almeno 3.500 euro al mese di consumi, che entro marzo 2023 decidano di avviare la loro transizione energetica.
 
«Continuiamo ad impegnarci ogni giorno per portare alle PMI energia sostenibile, a basso costo. Vogliamo dare un forte segnale di presenza accanto agli imprenditori virtuosi: “pensate a fare bene il vostro mestiere e noi investiremo nella vostra azienda, garantendovi l’accesso ad un futuro solare”» commenta Moreno Scarchini, CEO di EnergRed.
 
«Per il prossimo anno abbiamo messo a budget 20 milioni di euro di investimento solo a favore dei sistemi efficienti di utenza (SEU) e questo significa che potremo aiutare circa 200 aziende a ridurre le loro emissioni e a trasformare i costi energetici in un’opportunità di crescita» è orgoglioso di rendere noto Moreno Scarchini.

DALLE RINNOVABILI ARRIVA UN FORTE SEGNALE PER LA RIPARTENZA: ENERGRED CONCRETIZZA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN AUTOCONSUMO PER I LAVORATORI DELLA COOPERATIVA WBO ITALCABLES

DALLE RINNOVABILI ARRIVA UN FORTE SEGNALE PER LA RIPARTENZA: ENERGRED CONCRETIZZA UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN AUTOCONSUMO PER I LAVORATORI DELLA COOPERATIVA WBO ITALCABLES

ItalCables è un virtuoso esempio di come i lavoratori possano riprendere in mano, in modalità cooperativa, il destino ed il futuro della loro azienda» sottolinea Moreno Scarchini, ceo di EnergRedE.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane.
 
 
 
EnergRed concretizza un impianto fotovoltaico in autoconsumo con la modalità Care&Share® per la cooperativa WBO Italcables, costituita dai lavoratori messi in mobilità dalla Italcables S.p.A., a suo tempo parte di un gruppo finanziario con base in Portogallo.
 
«Questo è un virtuoso esempio di come i lavoratori possano mettersi insieme e riprendere in mano in modalità cooperativa il destino ed il futuro della loro azienda» sottolinea Moreno Scarchiniceo di EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare.
 
Sette anni fa, 57 lavoratori hanno rilevato l’attività di ItalCables S.p.A. in liquidazione, impegnandosi —insieme ad altri partner finanziari come Banca Etica— a rilanciarla e così a non perdere preziosi posti di lavoro, oltre che a garantire una continuità all’indotto che grava su Caivano, comune della città metropolitana di Napoli, dove ha sede l’azienda.
 
«Per non perdere il posto di lavoro nel 2015 con il loro Tfr i lavoratori acquistarono lo stabilimento, investendo tutto quello che avevano in un sogno. Con le loro competenze e il duro lavoro sono riusciti a realizzarlo ed ora l’azienda fattura 20 milioni di euro» sintetizza Moreno Scarchini.
 
Dalle ceneri dell’Italcables nacque così la nuova azienda che produce ancora oggi trefolo e filo per cemento armato precompresso. L’impegno di EnergRed è ora quello di produrre un ulteriore vantaggio competitivo per la cooperativa, condividendo il valore generato dalla scelta di autoconsumare energia 100% da fonte solare.
 
Senza dover affrontare alcun onere finanziario o gestionale, WBO ItalCables potrà godere di energia elettrica ad un prezzo record assoluto per il nostro Paese: 94 euro al megawatt/ora per i prossimi 20 anni.
 
«Questo prezzo corrisponde al 50% dell’attuale costo della materia prima energia per gli energivori e circa il 35-40% del solo prezzo unico nazionale dell’energia elettrica» mette in evidenza Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.
 
L’impianto fotovoltaico in questione prevede una potenza installata iniziale di 565 kilowatt picco, ad inseguimento. Ma è solo il primo tassello di un percorso che vedrà svilupparne ulteriori porzioni per cercare di ridurre ancora maggiormente gli impatti ambientali ed economici dell’energia da fonti fossili.
 
In questo modo l’azienda avrà a disposizione per i suoi investimenti un piccolo tesoretto annuo che le permetterà di migliorare le già ottime performance, testimoniando ulteriormente la capacità di un’organizzazione cooperativa di poter guardare al benessere dei lavoratori, al loro futuro e nel contempo alla profittabilità del business.
 
«Dal primo momento che ci è stata presentata questa iniziativa, abbiamo sentito il dovere morale di renderla una storia di successo, grazie alla nostra metodologia di creazione e condivisione del valore. WBO ItalCables è un vero esempio di resilienza di una comunità che si adopera per un obiettivo comune, fondato sull’importanza delle persone: portare loro energia 100% green da fonte solare, non può che magnificarne il significato» dichiara Moreno Scarchiniceo di EnergRed (www.energred.com).
 
«Quella che abbiamo realizzato con WBO ItalCables è un’operazione che guarda ai benefici ambientali ed economici ma sottolinea anche l’importanza di continuare ad investire su realtà dove la dimensione sociale riesce a dialogare in armonia con la necessità di rendere il business profittevole. Siamo molto soddisfatti perché questo è uno dei rari casi in cui si può parlare effettivamente di convergenza dei criteri ESG: impatto ambientale, aspetti sociali e quelli relativi alla governance» sostiene Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.
 
«È stata una grande sfida quella di garantire a WBO ItalCables un prezzo dell’energia in autoconsumo record per il mercato italiano. Il nostro sforzo è andato nella direzione di creare la massima efficienza operativa scegliendo tecnologie ad inseguimento e creando il giusto equilibrio tra la densità di potenza e l’orientamento dei pannelli» aggiunge Paolo Cecchinichief technology officer di EnergRed.
 
Certo è che per le aziende per cui l’energia rappresenta la parte più rilevante del costo di produzione, il continuo aumento mette a rischio la loro attività e dalle rinnovabili arriva un segnale di speranza per tutti.
 
Il numero degli impianti entrati in esercizio al 31 dicembre 2021 —pari a 1.016.083 installazioni— è significativamente più elevato rispetto all’analogo dato rilevato nel 2020 (+44,8%) e risulta parimenti positiva anche la variazione della potenza installata che registra un valore di 22.594 megawatt (+25%).
 
Tra sistemi già in funzione e quelli in attesa di collegamento —secondo quanto ha annunciato il ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani— per il 2022 sono attesi altri 5,1 gigawatt. Insomma il numero di impianti cresce superando di gran lunga le performance del 2020 e del 2021.
 
Ecco allora che spostando il metodo di produzione verso fonti rinnovabili con la transizione energetica si potranno risolvere gran parte dei problemi-Paese nonché —e non meno importante— si contribuirà largamente a ridurre le emissioni e ad invertire così la rotta del cambiamento climatico.
 
«Nello specifico caso di WBO Italcables, siamo riusciti a raggiungere un prezzo record di 93 euro/MWh, un terzo della tariffa monoraria per il cittadino con un contratto in regime di tutela che paga oggi 0,25592 euro/kWh» mette in evidenza Giorgio Mottironi.
 
Per le aziende è una scelta di estrema importanza strategica, perché produrre energia da impianti fotovoltaici costa un sesto rispetto alla produzione nelle centrali turbogas: una scelta significativa da un punto di vista economico ma anche a livello ambientale perché questa transizione permetterebbe una realistica riduzione delle emissioni di gas climalteranti per un volume pari a 33 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti al 10% del totale prodotto sul nostro suolo.
 
Con la metodologia Energred Care&Share® —poi— il passaggio alle rinnovabili per le imprese avviene a costo zero, potendo godere direttamente di un beneficio economico e di una maggiore resilienza operativa.
 
Ma al di là dell’eclatante caso di WBO Italcables che ha consentito di arrivare al prezzo record di 93 euro/MWh, la metodologia Energred è in grado di garantire energia da tecnologia fotovoltaica tutte le imprese ad un prezzo medio omnicomprensivo di 150 euro per MWh.
 
Un prezzo che può scendere fino a valori intorno ai 100 euro per MWh nelle zone a maggiore disponibilità di risorsa solare, il che rende l’energia fotovoltaica italiana in autoconsumo la fonte più conveniente per i bilanci delle aziende e per l’ambiente, nonché la soluzione più rapida da implementare per rendersi energeticamente indipendenti.

BILANCIO ENERGRED 2022 DELLE RINNOVABILI: +70% DI INSTALLAZIONI IN TERMINI DI POTENZA, CON LA METODOLOGIA CARE&SHARE IL ROI È INFINITO

BILANCIO ENERGRED 2022 DELLE RINNOVABILI: +70% DI INSTALLAZIONI IN TERMINI DI POTENZA, CON LA METODOLOGIA CARE&SHARE IL ROI È INFINITO

«La nuova capacità di rinnovabili installata in Italia sale a 1.351 MW: per il fotovoltaico è boom di richieste da parte dei privati cittadini ma anche ed in misura maggiore da parte delle aziende che, a causa dei costi dell’energia troppo elevati, rischiano quest’anno di mangiarsi i loro utili» spiegano gli analisti di EnergRed.com, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane.

Il prezzo dell’energia non scenderà più sotto i 100 euro/MWh, la conferma viene anche dalle proiezioni del prezzo delle materie prime (analisi PUN 2022-2023). A metterlo in evidenza è EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare.
 
Così, con il caro bolletta, per il fotovoltaico è boom di richieste da parte dei privati cittadini ma anche ed in misura maggiore da parte delle aziende che, a causa dei costi dell’energia troppo elevati, rischiano quest’anno di mangiarsi i loro utili.
 
Un’azienda che oggi spende 100 mila euro di bolletta all’anno può facilmente dimezzare questa voce di spesa ed in taluni casi, con la metodologia Care&Share di EnergRed, non essendoci esborsi da parte del committente, l’IRR —il tasso interno di rendimento— è infinito. Insomma zero spese per il fotovoltaico.
 
«Con la metodologia Care&Share oggi siamo in grado di proporre una soluzione a “ROI infinito” per le aziende, perché siamo in grado di generare da subito benefici economici senza necessità di investimenti di alcuna sorta. Per chi ha cultura dell’impresa e capisce il significato della “moltiplicazione del valore” è un’opportunità irrinunciabile, soprattutto perché permette di “salvare cassa”, anzi di far crescere quella a disposizione delle attività “core” dell’azienda» commenta Moreno Scarchiniceo di EnergRed.
 
Ma bisogna agire in fretta perché iniziano a scarseggiare i materiali per gli impianti, prodotti per lo più in Asia, che scontano le difficoltà del commercio globale in tempi di guerra. Già nel 2021 i bonus fiscali ed in particolare il superbonus 110% hanno spinto molto il solare fotovoltaico, così il materiale scarseggia.
 
«Avendo previsto l’aumento delle richieste, noi le forniture le abbiamo in continuo e siamo in grado di realizzare i nuovi impianti in tempi brevissimi» sottolinea Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.
 
Con altri player, invece, bisogna aspettare non meno di 4 mesi. Per avere il prodotto finito bisogna assicurarsi le forniture prevalentemente dalla Cina e per averle oltre ad un 5% di anticipo si è costretti a fornire una lettera di credito per il rimanente 95%, Insomma ci vogliono 4 mesi per avere —forse— una fornitura. 
 
EnergRed ha già tutto pronto per soddisfare una domanda molto ampia ed in crescita, a zero spese per l’azienda beneficiaria. 
 
Ma quale è lo stato dell’arte? Gli analisti della E.S.Co. hanno aggiornato il bilancio. La nuova capacità di rinnovabili installata in Italia durante il 2021 è stata di 1.351 MW, con un incremento complessivo delle installazioni pari al +70% in termini di potenza rispetto al 2020 (790 MW), ma in linea con quanto misurato nel 2019 (rimbalzo post-pandemico a livelli comunque deficitari di sviluppo delle rinnovabili). I dati sono stati elaborati a partire dal Report Rinnovabili 2022 di Energy & Strategy Group.
 
Secondo il Bilancio EnergRed 2022, in Italia abbiamo raggiunto solo un quinto degli obiettivi che in base al PNIEC avremmo dovuto rispettare per concretizzare i 120GW di potenza installata da fonti rinnovabili al 2030. In particolare il fotovoltaico, a cui spetta la fetta più importante, ha registrato una crescita della potenza installata del 4,4% contro il 23% atteso. Ed ancora al palo il geotermoelettrico ed il solare termodinamico.
 
«Il ritmo delle installazioni di fotovoltaico deve ora aumentare dai 4,9GWp all’anno ad almeno 5,4GWp per raggiungere gli obiettivi 2030. E per farlo non si deve solo velocizzare il processo di individuazione delle aree idonee, ora che per loro sono state definite delle corsie autorizzative preferenziali, ma soprattutto mobilitare il comparto industriale, dove è massima la possibilità di generale benefici tramite auto-consumo diretto, sia per le imprese che per il sistema Paese» sostiene Moreno Scarchiniceo di EnergRed.
 
Eppure il solare è fermo al 32% dell’obiettivo PNIEC, l’eolico al 47%. Il solare termodinamico è fermo allo 0% e rimane ferma la potenza installata nel segmento geotermoelettrico al 66% dell’obiettivo nazionale.
 
«Al comparto solare mancano circa 50GWp di installazioni, ma si può fare molto di più, considerando che tale potenza potrebbe essere dislocata in modo diffuso sul territorio, per l’auto-consumo delle imprese, generando circa 19 miliardi di euro di risparmi rispetto agli attuali costi energetici» conclude Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.

L’AUMENTO DELL’ENERGIA NEL 2022 SARÀ PARI AL 47% RISPETTO AD UN CONTO CHE GIÀ NEL 2021 ERA SALATISSIMO A CAUSA DEI RIPETUTI AUMENTI.

L’AUMENTO DELL’ENERGIA NEL 2022 SARÀ PARI AL 47% RISPETTO AD UN CONTO CHE GIÀ NEL 2021 ERA GIÀ SALATISSIMO A CAUSA DEI RIPETUTI AUMENTI.

«La bolletta del comparto produttivo italiano è proiettata verso i 57 miliardi di euro, 34 miliardi se si escludono i settori agricoli e dei servizi» commentano gli analisti di EnergRed.com, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare.

Con un costo della materia prima che potrà oscillare tra i 180 ed i 210 euro per MWh, la bolletta del comparto produttivo italiano è proiettata verso i 34 miliardi di euro o anche verso i 57 miliardi di euro se si tiene presente anche dei settori agricoli e dei servizi. A metterlo in evidenza è un’analisi aggiornata al 10 marzo 2022 di EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare.
 
«Si tratta di un aumento del 47% sul già salatissimo 2021» commentano gli analisti della E.S.Co., secondo i quali —però— l’introduzione di soluzioni fotovoltaiche distribuite per autoconsumo potrebbe portare il comparto a risparmiare dai 13,5 ai 19 miliardi di euro, mediante l’installazione di circa 50 GWp.
 
Questa strada porterebbe il solare dall’attuale 11% ad una quota pari al 35% della produzione totale di energia elettrica, riducendo la necessità di gas naturale dell’11%.
 
Auto-consumando per le necessità giornaliere l’energia degli impianti fotovoltaici distribuiti nelle nostre imprese produttive, inoltre, la dipendenza dell’Italia dal gas russo diminuirebbe del 29%.
 
«Si tratta di una scelta di estrema importanza strategica, ma anche e soprattutto significativa da un punto di vista economico ed ambientale: oggi produrre energia da impianti fotovoltaici costa un sesto rispetto alla produzione nelle centrali turbogas (anche di ultima generazione) e permette una riduzione delle emissioni di gas climalteranti per un volume pari a 33 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti al 10% del totale prodotto sul nostro suolo» sottolineano gli esperti di EnergRed.com.
 
Con la metodologia Energred Care&Share®, il passaggio alle rinnovabili per le imprese può avvenire oggi a costo zero, potendo godere direttamente di un beneficio economico e di una maggiore resilienza operativa
 
«Grazie al solare e grazie alla nostra volontà di creare e condividere direttamente e fin da subito i benefici generati da una scelta di sostenibilità che guarda tanto alla situazione presente quanto al futuro, oggi è possibile superare la dipendenza dalle materie prime fossili e dunque liberarsi dalla sudditanza verso i Paesi esteri che non condividono i nostri stessi valori» commenta Moreno Scarchini, ceo di EnergRed.
 
«Insomma —sintetizza Scarchini— la libertà geopolitica passa certamente per le rinnovabili e per il fotovoltaico in autoconsumo».
 
«La nostra metodologia già da oggi è in grado di garantire energia da tecnologia fotovoltaica alle imprese ad un prezzo omni-comprensivo di 150-160 euro per MWh. E in alcuni casi —aiutati da una maggiore disponibilità di risorsa solare che caratterizza alcune zone del nostro Paese— siamo riusciti a spingerci anche ad un prezzo di 100 euro per MWh, rendendo l’energia solare in autoconsumo la fonte più rapida da implementare e più conveniente per i bilanci delle aziende e per l’ambiente» aggiunge Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.
 
«Con le attuali efficienze della tecnologia fotovoltaica, un’azienda può attendersi, nel corso della vita minima garantita, un beneficio di 3.500 euro per kilowatt di potenza installata. Ma la verità è che, se ben realizzato, non sappiamo quanto possa durare un impianto fotovoltaico, avendo potuto appurare che anche dopo 25 anni ancora produce l’80% dell’energia rispetto al suo primo giorno di utilizzo. I benefici di questa tecnologia hanno dunque una prospettiva ancora da esplorare» sottolinea Paolo Cecchini, direttore tecnico di EnergRed.
 
 

RADDOPPIANO I COSTI DELL’ENERGIA NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA (GDO): +89% NEL 2022 NELLO SCENARIO PREVISTO DA ENERGRED.COM.

RADDOPPIANO I COSTI DELL’ENERGIA NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA (GDO): +89% NEL 2022 NELLO SCENARIO PREVISTO DA ENERGRED.COM.

La GDO Italiana verso un raddoppio dei costi energetici a causa dal caro materie prime fossili, con un +33% nel 2021, +89% nel 2022 e +39% di media annuale fino al 2030. «Per il solo periodo natalizio tale aumento è quantificabile in 20 euro a famiglia» commentano gli analisti di EnergRed.com.

 

 
(ajcom) La grande distribuzione organizzata (GDO) si avvia inesorabilmente verso un raddoppio dei costi energetici causati dal caro materie prime fossili. A metterlo in evidenza è EnergRed.com, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare fotovoltaico.

«L’aumento è già stato del 33% nel 2021 e salirà ancora a quasi il doppio (+89%) nel 2022» assicurano gli analisti di EnergRed.com.

Ma la crescita dei costi energetici non si fermerà neanche negli anni successivi, con una media annua di crescita del +39% fino al 2030, con un fortissimo impatto sui margini operativi lordi della GDO che scenderanno del 22% nel 2022 e poi -12% di media annua fino al 2030.

E l’impatto si farà sentire anche in termini di inflazione dei prezzi dei prodotti (+1% annuo), pari a 50 euro a famiglia. «Per il solo periodo natalizio, a causa dei recenti aumenti, tale rincaro è quantificabile in 20 euro a famiglia»commentano gli analisti di EnergRed.com.

«Non esistono settori che rimarranno indenni dalle dinamiche globali che influiscono sui prezzi dell’energia elettrica in Italia. La soluzione è accelerare sulla generazione distribuita da rinnovabili, in particolare sul fotovoltaico in autoconsumo, una tecnologia che è in grado di dare resilienza alle nostre imprese e tutelare i consumatori —come nel caso della GDO— riducendo nel contempo gli impatti ambientali in modo significativo. Una vera e propria testimonianza del nostro motto “prendersi cura e condividere”» sottolinea l’ingegner Moreno Scarchini, ceo di EnergRed.com.

«Ma certo nel settore della GDO c’è un ritardo sistemico che rischia di scaricarsi ancora una volta sui consumatori, elemento incomprimibile ed inerme del mercato. Il fotovoltaico in autoconsumo —introdotto da EnergRed con la metodologia “Care&Share” a “zero-Capex-Opex”— è la soluzione più rapida ed efficace perché garantisce dei prezzi dell’energia elettrica molto più bassi, prevedibili nel tempo, senza rischi di impresa per chi deve gestire ed investire già su un business molto complesso, dai margini limitati e che oggi non solo deve proteggere i propri clienti, nella competizione di mercato, ma anche capire come redistribuire valore lungo alle filiere che lo servono» ricalcaGiorgio Mottironi, cmo e strategy advisor di EnergRed.com, che è anche autore dello studio sulla GDO.

Quali sono i punti chiave? «L’analisi dei prezzi dell’energia a medio e lungo termine di EnergRed mostra come nel 2022 dovremo attenderci un prezzo della materia prima molto più alto del 2021: 160 euro al MWh contro i 112 euro dell’anno precedente» risponde Giorgio Mottironi, che è anche chief analyst del GreenVestingForum.it.

«Tali valori —prosegue Mottironi— si rifletteranno su prezzi finali dell’energia elettrica nella GDO di circa 228 euro al MWh nel 2022 e di circa 174 euro al MWh di media annuale per il decennio 2021-30»

La GDO vedrà dunque quasi un raddoppio dei costi energetici nel 2022 (da 0,9mld€ a 1,7mld€, +89%) ed un incremento stabile (circa 1,28mld€/a, +39%) nel decennio 2021-30.

L’incidenza dei costi energetici sul fatturato passerà dallo 0,9% all’1,3% di media con una riduzione dei margini operativi lordi sotto al 3% (sotto al 2% per le catene più grandi).

Ma l’introduzione del fotovoltaico, grazie alla metodologia «Care&Share», potrà assorbire quasi totalmente tali risparmi, garantendo un prezzo omnicomprensivo dell’energia di circa 112 euro al MWh, senza bisogno di investimenti —CAPEX— o spese gestionali —OPEX—.

«Con un taglia media di 300-450 kWp a punto vendita, i risparmi derivanti dall’adozione del fotovoltaico in autoconsumo per il comparto della GDO avranno un valore di circa 0,31mld€ nel 2022 e 0,17mld/a nel decennio 2021-30» conclude Mottironi.

Questi rappresenteranno non solo un elemento di maggiore competitività di un settore dai margini compressi, ma anche una possibile soluzione per evitare che gli aumenti si ribaltino su quella zona incomprimibile del mercato rappresentata dai consumatori e dalla lentezza con cui essi guardano a modificare le proprie abitudini.

benefici ambientali derivanti da una piena adozione del fotovoltaico da parte della GDO sono altrettanto importanti: fino a 1,42 Mton CO2 all’anno di risparmio, pari all’1,8% del totale delle emissioni italiane derivanti dalla generazione elettrica.

 

MEDIA KIT – PROFILO AZIENDA

EnergRed è una E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle PMI attraverso soluzioni di efficientamento energetico, ma oggi in prima linea per lo sviluppo di soluzioni di generazione elettrica distribuita da fonti rinnovabili, con un particolare focus sul solare fotovoltaico.

EnergRed ha sviluppato un algoritmo interno e proprietario che permette un perfetto dimensionamento funzionale ed economico di un impianto fotovoltaico in configurazione SEU (Sistema Efficiente di Utenza).

Grazie alla sua esperienza e ricerca è stata la prima E.S.Co. in Italia a poter fornire impianti fotovoltaici alle piccole e medie imprese, mediante una metodologia dal marchio registrato “Care&Share” che prevede nessuna esposizione finanziaria da parte del cliente per acquisto o gestione impianto, nessun vincolo di prelievo dell’energia, un prezzo dell’energia per l’autoconsumo bloccato per 12 anni e la cessione gratuita dell’impianto alla fine del rapporto.

Prendersi cura dei clienti e condividere con essi i benefici sono i due principi con cui EnergRed vuole aiutare gli imprenditori italiani a produrre la propria energia a “km ed emissioni zero” senza dover affrontare costi ma godendo solo dei vantaggi di una maggiore sostenibilità: l’obiettivo non è vendere impianti ma gestire la produzione “in loco” di energia da fonti rinnovabili.

Inoltre molti degli sviluppi in configurazione SEU, rappresentano il presupposto per l’attivazione di vere e proprie comunità energetiche, una strada che sarà sempre più necessario percorrere nel prossimo futuro.

La maggior parte degli impianti di EnergRed sono dislocati in ToscanaEmiliaRomagna e Lazio, ma nel 2021 sono già partiti diversi nuove iniziative in AbruzzoPugliaLiguriaPiemonte e Campania.

Entro la fine del 2022 l’azienda prevede di concretizzare un piano di investimenti denominato «PMI Zero Emissioni» che punta a realizzare 22MWp di solare fotovoltaico, potendo così creare impatti positivi per circa 200 aziende e per le relative comunità, per un valore complessivo in termini di risparmi economici diretti di 2,3 milioni di euro annui nei 25 anni di durata minima garantita dell’impianto.

Tra crescita dei valori dei propri asset e risparmi, ciascuna PMI potrà godere di un beneficio di 340.000 euro, che potrebbero anche essere impiegati per assumere nuovo personale, per investire su tecnologie innovative o per formarsi su nuove competenze.

Non da meno gli aspetti ambientali del piano che permetterà infatti di ridurre le emissioni legate ai consumi elettrici per un volume pari a 15.000 tonCO2 all’anno, ma soprattutto darà al sistema produttivo Italiano la possibilità di ridurre le proprie emissioni risparmiando fino 150€/ton, anziché doverli spendere.

Con questo piano di investimenti EnergRed vuole raggiungere rapidamente una penetrazione di mercato pari al 18% del segmento «small industrial»(100-500kWp) e «industrial» (500kWp-1MWp) in autoconsumo.

 

MEDIA KIT – GDO

Secondo l’analisi realizzata da EnergRed.com, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare fotovoltaico, la GDO conta 17,2 milioni di metri quadri espositivi distribuiti in 10.919 punti vendita, con una media di 1.577 metri quadrati per punto vendita, ma è uno dei settori dove meno si è investito in soluzioni per la generazione distribuita da rinnovabili.

Il comparto è rimasto protetto dagli aumenti dei prezzi dell’energia fino agli ultimi mesi del 2021 solo grazie a contratti di fornitura firmati nel 2020, su prezzi 2020, anno in cui peraltro il fatturato del comparto è cresciuto del 5%, aumentando considerevolmente i ricavi ed il margine operativo lordo.

L’intensità energetica del settore si attesta intorno ai 428-450kWh/mq all’anno (di cui il 37% in fascia F1, il 27% in fascia F2 ed il 36% in fascia F3), ed è stabile da anni, a causa di un modello infrastrutturale che ancora penalizza molto l’efficienza e che —qualora implementata— ha visto introdurre sempre più processi energivori al suo interno, come le produzioni di prodotti da forno, semi-preparati o aree ristorazione.

L’analisi dell’andamento futuro dei prezzi della materia prima energia in Italia (scenario cautelativo) svolta da EnergRed (chief analyst Giorgio Mottironi), mostra come la curva è in costante crescita per il 2022 (160€/MWh) e non si stabilizzerà attorno a 104-101€/MWh prima del 2025-27, su un livello leggermente più basso di quanto fatto segnare nel 2021 (112€/MWh, +188% su base annua), ma comunque decisamente più alto (+74%) della media degli ultimi 20 anni pari 64€/MWh.

(ajcom)

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