
Cosa è una comunità energetica?
La comunità energetica è “un soggetto giuridico” fondato sulla “partecipazione aperta e volontaria”, il cui scopo prioritario non è la generazione di profitti finanziari, ma il raggiungimento di benefici ambientali, economici e sociali per i suoi membri o soci o al territorio in cui opera.
Per garantire il carattere no profit delle comunità energetiche, non è ammessa la partecipazione, in qualità di membri della comunità, di aziende del settore energetico (fornitori e ESCO) che possono, invece, prestare servizi di fornitura e di infrastruttura.
Mappa Funzionale & ENERGIA CONDIVISA
L’infrastruttura della comunità energetica può essere estesa e fatta crescere anche con il crescere del numero dei suoi componenti, partendo ad esempio dagli impianti in auto-consumo presenti sul territorio. Il grande valore è rappresentato dal concetto di energia condivisa.

le comunità energetiche hanno il grande vantaggio dell'energia condivisa, Ma cosa è, e come è possibile calcolarla e valorizzarla?
L’energia condivisa non è un’energia fisicamente identificabile.
E’ piuttosto un valore che viene calcolato attraverso un algoritmo, grazie a delle misurazioni effettuate “ora per ora”.
Installando dei contatori su ogni utenza (o gruppo di utenze collegate ad un POD) che produce o assorbe energia nella comunità energetica è possibile sapere, in ogni ora, quanta sia l’energia effettivamente prodotta da fonti rinnovabili, e quanta sia quella consumata dagli associati alla comunità.
L’energia condivisa è, in ogni ora, il minore tra questi due valori monitorati.
Per condividere il massimo valore possibile in una comunità energetica si devono quindi dimensionare con molta attenzione gli impianti nuovi da realizzare, e monitorare bene i potenziali consumi, o addirittura prepararsi a modificare le proprie abitudini di consumi per allinearle alle disponibilità di energia da fonti rinnovabili.
E’ piuttosto un valore che viene calcolato attraverso un algoritmo, grazie a delle misurazioni effettuate “ora per ora”.
Installando dei contatori su ogni utenza (o gruppo di utenze collegate ad un POD) che produce o assorbe energia nella comunità energetica è possibile sapere, in ogni ora, quanta sia l’energia effettivamente prodotta da fonti rinnovabili, e quanta sia quella consumata dagli associati alla comunità.
L’energia condivisa è, in ogni ora, il minore tra questi due valori monitorati.
Per condividere il massimo valore possibile in una comunità energetica si devono quindi dimensionare con molta attenzione gli impianti nuovi da realizzare, e monitorare bene i potenziali consumi, o addirittura prepararsi a modificare le proprie abitudini di consumi per allinearle alle disponibilità di energia da fonti rinnovabili.