COMUNITÀ ENERGETICHE: ENERGIA CONDIVISA E CALCOLO INCENTIVO

La comunità energetica rinnovabile (CER) è il luogo dove creare responsabilità reciproca e impegno comune, grazie al dono dell’energia condivisa che ciascuno fa e porta con sé. Ma cosa significa esattamente energia condivisa e quali sono i vantaggi che si possono avere entrando a far parte di una comunità energetica? Vediamolo insieme.

L’energia condivisa non è un’energia fisicamente identificabile.
E’ piuttosto un valore che viene calcolato attraverso un algoritmo, grazie a delle misurazioni effettuate “ora per ora”.

Installando dei contatori su ogni utenza (o gruppo di utenze collegate ad un POD) che produce o assorbe energia nella comunità energetica è possibile sapere, in ogni ora, quanta sia l’energia effettivamente prodotta da fonti rinnovabili, e quanta sia quella consumata dagli associati alla comunità.

L’energia condivisa è, in ogni ora, il minore tra questi due valori monitorati. 

Per condividere il massimo valore possibile in una comunità energetica si devono quindi dimensionare con molta attenzione gli impianti nuovi da realizzare, e monitorare bene i potenziali consumi, o addirittura prepararsi a modificare le proprie abitudini di consumi per allinearle alle disponibilità di energia da fonti rinnovabili.

Ma vediamo ora come viene calcolato l’incentivo per coloro che entrano a far parte delle CER.

Il legislatore ha al momento introdotto una formula di calcolo della tariffa premio spettante, per l’energia condivisa dall’impianto, che tiene conto di diversi fattori:

  1. La zona di installazione da cui dipenderà la producibilità dell’impianto, andando ad aiutare quelle zone geograficamente svantaggiate;
  2. prezzo di mercato della materia prima energia elettrica nella zona di produzione dell’impianto (PZO);
  3. la taglia d’impianto.

stabilendo comunque un massimo ed un minimo tra cui il valore può oscillare.

 

 

Qual é la configurazione migliore?

Quella che massimizza il valore generato per la comunità energetica, ovvero quella in cui la quantità di energia prodotta e distribuita (anche da stoccaggio) all’interno della comunità è pari ogni ora (o ragionevolmente superiore) ai i consumi collettivi dei soggetti che la costituiscono.

L’infrastruttura della comunità energetica può essere estesa e fatta crescere anche con il crescere del numero dei suoi componenti, partendo ad esempio dagli impianti in auto-consumo presenti sul territorio. Noi di Energred abbiamo ideato il nostro modello di comunità energetica, in cui siamo noi a finanziare e gestire gli impianti, lasciandoli nella piena disponibilità della comunità, i cui membri possono autoconsumare energia green a prezzi vantaggiosi e godere dei benefici dell’incentivo sull’energia condivisa.

Come si fa per entrare a far parte di una CER?

Innanzitutto bisogna verificare la presenza di una CER all’interno dell’area geografica di appartenenza, attraverso il portale di e-distribuzione

quindi si può richiedere di entrare in una comunità già esistente, oppure, se si vuole da subito iniziare a godere dei vantaggi dell’energia a km zero, ci si può dotare di un impianto in configurazione SEU, per l’autoconsumo.

Con il Servizio Energia Care&Share di Energred è possibile farlo senza alcun investimento ed iniziare a risparmiare da subito sui costi energetici, in attesa, se lo si desidera, di portare il proprio impianto all’interno di una CER e godere di ulteriori benefici.