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ACQUA CORRENTE: IL PROGETTO DI ENERGRED CHE RIMETTE IN CIRCOLO L’ENERGIA RINNOVABILE A VILLETTA BARREA

Da anni, in quanto ESCo impegnata nel supportare la transizione energetica dei territori, stiamo seguendo la ristrutturazione e messa in esercizio di una mini centrale idroelettrica dalla storia secolare e che è stata segnata dalle più grandi vicissitudini del nostro Paese: si tratta del progetto che stiamo portando avanti nel comune di Villetta Barrea, in Abruzzo.

Ma dato che il nostro rapporto con questa piccola realtà montana va oltre i pur importanti aspetti tecnici e pratici, abbiamo voluto trasformare la nostra iniziativa in un percorso artistico e culturale: Acqua Corrente.

Acqua Corrente vuole infatti raccontare passato, presente e futuro della transizione di una comunità verso la sostenibilità energetica: ritrovare le testimonianze, leggere il presente e preannunciare i cambiamenti che questa porterà per le persone ed il territorio.

La centrale idroelettrica di Villetta Barrea ha una storia molto particolare, caratterizzata da eventi che ne hanno impedito una continua produttività. Dopo la sua prima inaugurazione, avvenuta nel 1910, subisce un primo stop durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i tedeschi la distruggono. Ripristinata dall’Enel nel 1952, venne utilizzata per fornire energia ai comuni di Villetta Barrea e di Alfedena sino agli anni Sessanta, quando cessa nuovamente di funzionare. Riaperta nel 1995 dopo una ristrutturazione, nel 2015 un’alluvione ne interrompe nuovamente il servizio.

Eventi di natura antropica e cataclismi naturali hanno tormentato la storia di un complesso tecnologico che ha dato la possibilità alle persone del luogo di sfruttare la forza della natura per produrre un’energia che ne ha cambiato il destino sin dagli inizi del secolo scorso, e che oggi può tornare a “fluire”.

Affianco al recupero industriale vi sarà dunque il recupero della memoria storica della centrale, attraverso la ricerca di immagini tratte da album familiari e archivi pubblici, con lo scopo di raccontare il rapporto nel tempo tra le genti e un territorio. Tale lavoro prevede la digitalizzazione degli archivi fotografici e documentali, iniziando da quelli di maggior pregio e a maggior rischio di perdita, appartenenti – oltre che al Comune – ai diversi Enti territoriali e alle aziende, come l’ENEL, che hanno avuto parte nei cambiamenti, sociali, geografici ed economici, che la centrale ha portato in zona.

Inoltre, per testimoniare i cambiamenti territoriali e quelli della collettività, Alfredo Corrao, Yvonne De Rosa e Simona Filippini, i tre fotografi scelti per il progetto Acqua Corrente, sono stati chiamati a documentare il percorso di sensazioni che accompagnano l’avvicinarsi del momento di inaugurazione della centrale.

La committenza fotografica si affiancherà ad attività didattiche nelle scuole, attraverso la raccolta di immagini fotografiche di famiglia, con l’obiettivo di far accrescere la consapevolezza del mezzo fotografico come strumento di indagine e conoscenza antropologica.

Si tratta di un grande cambiamento per una comunità immersa fisicamente ed emotivamente nel Parco nazionale d’Abruzzo il quale, quotidianamente, è chiamato a difendere e divulgare quei principi di sostenibilità e difesa della natura che in tante altre realtà sono aggrediti o dimenticati.

Con questa iniziativa il comune di Villetta Barrea si appresta a diventare la prima comunità carbon free d’Italia.