LE NOSTRE PREVISIONI SUI PREZZI DELL’ENERGIA PER LA FINE DEL 2021

LE NOSTRE PREVISIONI SUI PREZZI DELL'ENERGIA PER LA FINE DEL 2021

Nonostante il già forte rialzo dei prezzi dell’energia a settembre, l’apertura del 01 ottobre fa segnare un nuovo record per la componente energia: PUN medio a oltre 200€/MWh.

Le nostre analisi sono chiare e purtroppo sottendono ad un continuo aumento che sarà sostenuto da diversi fattori:

  • L’arrivo della stagione invernale e il conseguente aumento della domanda interna di gas. Dai prezzi del gas dipende il prezzo dell’energia elettrica, perché sono le centrali turbogas, grazie alla loro flessibilità operativa, a coprire i picchi della domanda sul nostro mercato e dunque a fare il prezzo del mercato.
  • Il basso volume di scorte di gas a livello europeo legato al rispetto dei minimi di fornitura del gigante Russo dei fossili Gazprom.
  • La crescita dei prezzi dei certificati delle CO2: ad oggi una tonnellata di CO2 (certificato) viene scambiata a circa 60€, ma la direzione è quella segnata dal meccanismo del BCA (Border Carbon Adjustment) approvato dalla UE, ovvero di 90€/tonCO2 come iniziale giusto costo legato ai relativi danni ambientali.
  • La crescita della domanda legata all’elettrificazione dei consumi: i volumi di domanda non stanno ancora crescendo in modo significativo ma è possibile pensare che gli operatori siano già psicologicamente in uno scenario di prezzi che “sconta” un futuro caratterizzato da molte più utenze elettriche (industriali, residenziali e per i trasporti).
  • La necessità di aumentare la marginalità per le grandi utility della produzione centralizzata da fonti fossili, perché sarà sempre meno determinante per la produzione del “base load” con un possibile aumento dei costi di gestione (legati a manutenzioni, adeguamenti normativi, dismissioni, internalizzazione dei costi ambientali).

Guardiamo agli ultimi 20 anni.

Il valore del PUN su base annuale è ancora lontano dal record del 2008, e comunque ben lontano da riflettere le dinamiche che stanno riconfigurando il mercato dell’energia: è molto consistente la possibilità che il PUN raggiunga una media di oltre 90-100€/MWh su base annua per il 2021, ed è probabile che per farlo debba arrivare a toccare i 180-200€/MWh di media nei prossimi mesi (come da trend registrato in settembre).

Per questo motivo noi di ENERGRED, in accordo con i nostri principi di condivisione del valore e con la nostra mission di guidare le PMI italiane nelle transizione energertica,  abbiamo deciso di bloccare i prezzi dell’energia in auto-consumo ai nostri clienti, per tutta la durata dei contratti.

Grazie alla metodologia Care&Share® sarà possibile garantire dei prezzi omnicomprensivi dell’energia in autoconsumo incomparabili con i costi dell’energia da rete, senza considerare gli enormi vantaggi in termini di riduzione dell’impronta di carbonio e dunque maggiore sostenibilità.

  • Per le piccole imprese (impianti tra i 30kWp ed i 50kWp) prezzo di autoconsumo massimo a 145€/MWh.
  • Per le medie imprese (impianti tra 50kWp e 150kWp)  prezzo di autoconsumo massimo a 132€/MWh.
  • Per impianti oltre i 200-300kWp siamo scesi fino al minimo storico di 103€/MWh.

Con noi l’azienda potrà usufruire di tutti i benefici di un asset rinnovabile ed avviare un percorso di transizione che la vedrà protagonista del territorio, grazie ad altre soluzioni che attiveremo gratuitamente come:

  • colonnine di ricarica veicoli elettrici;
  • sistemi di monitoraggio;
  • diagnosi energetiche;
  • sviluppo comunità energetiche.

NON ESISTONO IMPIANTI FOTOVOLTAICI UGUALI TRA LORO

NON ESISTONO IMPIANTI FOTOVOLTAICI UGUALI TRA LORO

PER DIMENSIONARE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO SI DEVONO ANALIZZARE MOLTEPLICI FATTORI PER RENDERNE MASSIMA L’EFFICIENZA, SOPRATTUTTO IN CASO DI AUTOCONSUMO

 

Nella nostra attività quotidiana siamo abituati a sostenere al posto dei nostri clienti tutti gli oneri finanziari e gestionali per la realizzazione di un impianto fotovoltaico: questo significa che la fase di progettazione è fondamentale per la buona riuscita di ogni singola iniziativa

E’ una situazione che ci tiene costantemente sotto pressione e che non ammette errori: ma in questo modo abbiamo avuto l’opportunità di consolidare la nostra competenza con gli strumenti di dimensionamento preliminare, di far crescere la nostra esperienza nel riuscire ad affrontare ogni singola peculiarità di un mercato complesso e specifico come quello Italiano, e di creare degli algoritmi proprietari per creare un giusto bilanciamento tra auto-consumo ed immissione in rete.

Non bisogna dimenticarsi che, ad esempio con la nostra metodologia “Care & Share”, per 12 anni si è fianco a fianco con il cliente, nella sua azienda, supportandolo in primis per la conduzione dell’impianto e poi per ogni ulteriore evenienza.

Tutto deve essere pensato per essere ben funzionante ed in grado di soddisfare gli attori coinvolti.

È chiaro quindi come sia fondamentale e di nostro primario interesse realizzare un impianto con materiali di alta qualità e progettarlo in modo tale che l’efficienza sia massima, poiché il nostro guadagno, ed il beneficio del cliente, si basa sul fatto che questo funzioni alle sue massime potenzialità.

Non sarebbe affatto conveniente avere impianti con uno scarso rendimento, dato che guadagniamo sull’energia da essi prodotta e utilizzata dal cliente. Tantomeno sarebbe per noi di beneficio dover continuamente intervenire con opere di riparazione e manutenzione.

È nostra premura quindi, già nelle fasi preliminari, analizzare tutte le caratteristiche di un determinato progetto.

Riccardo Celio, uno dei nostri ingegneri, ci spiega punto per punto quali sono tutti i fattori da valutare in fase di progettazione di un impianto fotovoltaico, affinché le sue performance siano ottimali:

  • Posizione geografica: le regioni latitudini più sud d’Italia hanno un irraggiamento migliore rispetto a quelle più a nord. Inoltre anche l’altitudine fa differenza. Una zona montuosa che conserva temperature medie più basse è migliore per il funzionamento dei pannelli solari che tendono a produrre meno quando si surriscaldano.
  • Orientamento del tetto: va sempre calcolata la migliore posizione possibile per i pannelli. La condizione ottimale è quella in cui questi si possono esporre direttamente a sud. Il secondo migliore posizionamento è verso est, successivamente ovest, mentre il nord è sempre l’ultima scelta.
  • Inclinazione dei pannelli: se il tetto è spiovente l’inclinazione dei pannelli diventa obbligata e si può coprire tutta la superficie a disposizione, poiché non si creano ombre. In caso di tetto piano invece si posizionano i pannelli con un’inclinazione di 30°, che è quella ottimale per l’Italia. In questo caso per evitare l’ombreggiamento tra pannelli è importante calcolare anche la distanza tra un pannello e l’altro. Nel caso in cui ci sia necessità di aumentare il numero di pannelli installati si può valutare di ridurre l’inclinazione fino a 15°, così da rendere l’ombreggiatura nulla o poco significativa.
  • Ombreggiature locali: vanno infine tenute in considerazione eventuali ombreggiature locali causate da elementi esterni come ingressi a scale, palazzi adiacenti, alberi ecc.. da questi si deve tenere una certa distanza, ma va comunque valutata la posizione. Se ad esempio l’ombra arriva nel tardo pomeriggio si può pensare di mettere comunque i pannelli in quella zona e dare priorità alla quantità.

Energred  inoltre si avvale della tecnologia degli ottimizzatori Solaredge, che limitano l’ombreggiamento ai soli pannelli interessati senza alterare l’efficienza dell’intera stringa.

Tutto questo può essere perfettamente riassunto nella nostra metodologia proprietaria Care&Share, che significa proprio prendersi cura e condividere.

Analizziamo le esigenze di ogni singolo cliente, per elaborare la migliore proposta possibile e la più vantaggiosa per entrambi. L’interesse del cliente è infatti anche il nostro. Dopodiché realizziamo l’impianto a regola d’arte e ne condividiamo il valore generato.

L’energia è il nostro lavoro e la nostra passione.

Lockdown e sviluppo fotovoltaico in Italia

LOCKDOWN E SVILUPPO FOTOVOLTAICO IN ITALIA

Secondo l'Osservatorio FER, realizzato da ANIE Rinnovabili, associazione di ANIE Federazione, sulla base dei dati Gaudì di Terna del 2020 le  nuove installazioni di fotovoltaico raggiungono quota 625MWp.

 

Nonostante il dato negativo rispetto al 2019 si evidenzia per il fotovoltaico un trend mensile che conferma i dati del 2019 per tutte le taglie, ad esclusione degli impianti utility scale ( >1MWp ), per i quali nel 2020 si ha un contributo di circa 130MWp inferiore.

Il fotovoltaico, infatti, è l’unica fonte rinnovabile ad aver risentito poco degli effetti della pandemia. Probabilmente ciò è dovuto ai costi di acquisto e di gestione nettamente inferiori rispetto ad altre fonti, quali eolico ed idrolettrico, che invece hanno subito un calo importante. Questa ipotesi è confermata dal peso percentuale annuale del fotovoltaico sul tot delle rinnovabili prese in considerazione (eolico ed idroelettrico), che è passato dal 62% di MW totali installati del 2019 all’80% del 2020.

Installazioni Fonti Rinnovabili Italia

Analizzando l’andamento trimestrale si nota come nell’ultimo anno le installazioni si siano concentrare nei mesi luglio-settembre (Q3) probabilmente per i rallentamenti dei mesi precedenti (marzo-aprile) di lockdown che hanno influito sulle attività degli operatori nel portare a termine i lavori e dei gestori di rete per la connessione degli impianti. C’è da dire che negli ultimi 3 anni i trimestri Q3 e Q4 sono sempre stati quelli con il maggior numero di installazioni, raggiungendo 1,4GWp di potenza installata contro 1,1GWp dei mesi precedenti, con un picco di 358MWp nel Q4 del 2019.

Con 796MWp installati dal 2016 al 2020 quindi il Q4 sembra essere il trimestre solare in Italia.

Un altro dato molto importante emerge dal totale dei MW installati negli ultimi anni: dal 2018 al 2019 si osserva una crescita del 150% che avrebbe potuto portare ad un tot di 1.107MWp installati nel 2020. Il trend in forte crescita del 2019 sarebbe sicuramente potuto continuare, senza gli effetti dovuti al COVID-19.

Installazioni Fotovoltaico Italia 2020 per taglia di impianto

Analizzando il numero di impianti connessi e le diverse classi di potenza, si possono fare le seguenti considerazioni: le PMI, che stimiamo comprese tra i 10kwp ed 1MWp, rappresentano circa il 50% della potenza tot installata nell’anno 2020. La taglia media di un impianto fotovoltaico di una PMI è circa 50kWp. Questo perché le classi di potenza più rappresentate sono quelle tra i 10kWp e i 100kWp.

Considerando che il gap da colmare entro il 2030, per raggiungere il target del PNIEC, è di circa 30.500MWp di potenza installata, dovendo dare le PMI un contributo del 50%, l’obiettivo è di rendere ecosostenibili grazie al solare circa 30.000 PMI ogni anno, per i prossimi 10 anni.

Nel 2020 si è rimasti ancora molto lontani da questo traguardo, arrivando a connettere impianti per 6.000 PMI. C’è bisogno quindi di aumentare il numero di installazioni del 400%, investendo circa 1,2 miliardi di euro ogni anno nella transizione energetica delle PMI legata alla generazione distribuita da fonte solare. Obiettivo non impossibile, ma anzi assolutamente sostenibile se i numeri dovessero tornare quelli del 2019.

Tale investimento consentirebbe di evitare l’emissione di 1 milione di tonnellate all’anno di CO2, per una media di 1.350€ per ogni tonnellata, ma con notevoli benefici economici associati: ogni tonnellata di CO2 non emessa grazie al fotovoltaico rappresenterà un potenziale risparmio di 102€ circa dai consumi elettrici dell’azienda.

E’ un dato fondamentale oggi che si parla di tassare le emissioni di CO2 fino anche a 100€ per tonnellata.

Ci aspettiamo che, con il superamento della pandemia, si possa riprendere il trend osservato durante l’ultimo trimestre del 2019.

EnergRed vuole fortemente essere protagonista in questa missione, ed accompagnare nella transizione energetica un numero sempre maggiore di PMI italiane e per questo ha messo a disposizione delle aziende la possibilità di candidarsi ad un programma chiamato “PMI Zero Emissioni”, il quale prevede nel 2021 investimenti per realizzare fino a 20MWp di impianto in autoconsumo (configurazione SEU) con la metodologia Care&Share®.

Cosa significa? Tutti gli oneri di realizzazione, conduzione e manutenzione dell’impianto sono a carico di EnergRed stessa, mentre all’azienda viene data la possibilità di auto-consumare l’energia prodotta ad un prezzo più basso di quello della rete (oggi 142€/MWh), producendo notevoli benefici economici ambientali.

Dopo 12 anni l’impianto viene ceduto a titolo gratuito all’azienda che, a quel punto, avrà energia 100% green a zero costi, per altri 20 anni circa.

Elaborazione dati: EnergRed, Dott.ssa Dorina Polinari, Giorgio Mottironi

Fonte: ANIE Federazione