L’AUMENTO DELL’ENERGIA NEL 2022 SARÀ PARI AL 47% RISPETTO AD UN CONTO CHE GIÀ NEL 2021 ERA SALATISSIMO A CAUSA DEI RIPETUTI AUMENTI.

L’AUMENTO DELL’ENERGIA NEL 2022 SARÀ PARI AL 47% RISPETTO AD UN CONTO CHE GIÀ NEL 2021 ERA GIÀ SALATISSIMO A CAUSA DEI RIPETUTI AUMENTI.

«La bolletta del comparto produttivo italiano è proiettata verso i 57 miliardi di euro, 34 miliardi se si escludono i settori agricoli e dei servizi» commentano gli analisti di EnergRed.com, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare.

Con un costo della materia prima che potrà oscillare tra i 180 ed i 210 euro per MWh, la bolletta del comparto produttivo italiano è proiettata verso i 34 miliardi di euro o anche verso i 57 miliardi di euro se si tiene presente anche dei settori agricoli e dei servizi. A metterlo in evidenza è un’analisi aggiornata al 10 marzo 2022 di EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane con un particolare focus sulle fonti rinnovabili e sul solare.
 
«Si tratta di un aumento del 47% sul già salatissimo 2021» commentano gli analisti della E.S.Co., secondo i quali —però— l’introduzione di soluzioni fotovoltaiche distribuite per autoconsumo potrebbe portare il comparto a risparmiare dai 13,5 ai 19 miliardi di euro, mediante l’installazione di circa 50 GWp.
 
Questa strada porterebbe il solare dall’attuale 11% ad una quota pari al 35% della produzione totale di energia elettrica, riducendo la necessità di gas naturale dell’11%.
 
Auto-consumando per le necessità giornaliere l’energia degli impianti fotovoltaici distribuiti nelle nostre imprese produttive, inoltre, la dipendenza dell’Italia dal gas russo diminuirebbe del 29%.
 
«Si tratta di una scelta di estrema importanza strategica, ma anche e soprattutto significativa da un punto di vista economico ed ambientale: oggi produrre energia da impianti fotovoltaici costa un sesto rispetto alla produzione nelle centrali turbogas (anche di ultima generazione) e permette una riduzione delle emissioni di gas climalteranti per un volume pari a 33 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti al 10% del totale prodotto sul nostro suolo» sottolineano gli esperti di EnergRed.com.
 
Con la metodologia Energred Care&Share®, il passaggio alle rinnovabili per le imprese può avvenire oggi a costo zero, potendo godere direttamente di un beneficio economico e di una maggiore resilienza operativa
 
«Grazie al solare e grazie alla nostra volontà di creare e condividere direttamente e fin da subito i benefici generati da una scelta di sostenibilità che guarda tanto alla situazione presente quanto al futuro, oggi è possibile superare la dipendenza dalle materie prime fossili e dunque liberarsi dalla sudditanza verso i Paesi esteri che non condividono i nostri stessi valori» commenta Moreno Scarchini, ceo di EnergRed.
 
«Insomma —sintetizza Scarchini— la libertà geopolitica passa certamente per le rinnovabili e per il fotovoltaico in autoconsumo».
 
«La nostra metodologia già da oggi è in grado di garantire energia da tecnologia fotovoltaica alle imprese ad un prezzo omni-comprensivo di 150-160 euro per MWh. E in alcuni casi —aiutati da una maggiore disponibilità di risorsa solare che caratterizza alcune zone del nostro Paese— siamo riusciti a spingerci anche ad un prezzo di 100 euro per MWh, rendendo l’energia solare in autoconsumo la fonte più rapida da implementare e più conveniente per i bilanci delle aziende e per l’ambiente» aggiunge Giorgio Mottironi, responsabile marketing di EnergRed.
 
«Con le attuali efficienze della tecnologia fotovoltaica, un’azienda può attendersi, nel corso della vita minima garantita, un beneficio di 3.500 euro per kilowatt di potenza installata. Ma la verità è che, se ben realizzato, non sappiamo quanto possa durare un impianto fotovoltaico, avendo potuto appurare che anche dopo 25 anni ancora produce l’80% dell’energia rispetto al suo primo giorno di utilizzo. I benefici di questa tecnologia hanno dunque una prospettiva ancora da esplorare» sottolinea Paolo Cecchini, direttore tecnico di EnergRed.
 
 

L’IMPORTANZA DELLA PRODUCIBILITÀ ENERGETICA NEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI

L’IMPORTANZA DELLA PRODUCIBILITÀ ENERGETICA NEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Con il termine “producibilità energetica” di un impianto fotovoltaico si intende la quantità di energia elettrica che l’impianto è in grado di produrre. Questa dipende essenzialmente da quattro fattori:

  • la radiazione solare incidente sul sito di installazione;
  • l’orientamento e l’inclinazione dei moduli;
  • la presenza di ombreggiamenti o sporco;
  • le prestazioni dei componenti dell’impianto.

La radiazione solare incidente varia a seconda della posizione dove l’impianto viene collocato, cioè dipende dalla latitudine del sito e dalla altitudine a cui si trova l’impianto, ma varia anche nel “tempo” (nel corso dell’anno ma anche di un giorno). Ciò che comunque di solito principalmente interessa è la producibilità media annua di un impianto fotovoltaico: considerare questo parametro equivale in qualche modo a escludere la complessità introdotta dal fattore tempo, ed a concentrarsi solo sul fattore “geografico”. 

Per tale ragione, esistono mappe che riportano la quantità di radiazione solare (media annua) nelle varie aree della Terra e siti su cui è possibile ottenere dati semplicemente cliccando sulla zona di interesse, come quello di seguito linkato  

https://globalsolaratlas.info/

 

La quantità di energia prodotta da un impianto fotovoltaico dipende poi – a parità di altri fattori – dal posizionamento dei pannelli, cioè dall’orientazione e dall’inclinazione della loro superficie. L’orientazione ottimale della superficie del pannello è quella con esposizione a 0° Sud. Per quanto riguarda invece l’angolo di inclinazione, detto anche angolo di tilt, alle nostre latitudini è intorno ai 30° rispetto al piano orizzontale. Questa è la situazione ideale, che si considera quindi come “caso standard”.

 

Le perdite per ombreggiamento, in un impianto fotovoltaico, sono funzione della geometria di disposizione dei pannelli solari e degli ostacoli vicini presenti sul luogo di installazione, che possono ridurre anche sensibilmente le ore di sole nell’arco della giornata, soprattutto d’inverno. Il problema della gestione degli ombreggiamenti è dato dal carattere dinamico delle ombre, che si muovono sui pannelli seguendo il movimento del Sole. Quest’ultimo può essere previsto e calcolato con esattezza con appositi software che consentono di visualizzare lo sviluppo delle ombre nel tempo e tenerne conto in fase di progettazione.

L’effettiva producibilità energetica di un impianto fotovoltaico dipende, oltre che dal sito di installazione e dal posizionamento dei pannelli (e dalla presenza o meno di ombreggiamenti), anche da una serie di parametri tecnici legati alla qualità dei componenti utilizzati e alle scelte tecniche compiute in fase di progettazione. Fra questi parametri, spiccano l’efficienza dei pannelli fotovoltaici nel convertire la luce in elettricità, l’efficienza dell’inverter nel trasformare la corrente continua in alternata e quella dei restanti componenti dell’impianto, che sono soggetti a “perdite” elettriche.

 

L’Italia ha una producibilità media abbastanza alta, grazie all’ottima posizione geografica.

Nella tabella sottostante sono riportati i valori in kWh/kWp annui delle varie regioni italiane:

Piemonte

  

 

1104

Valle d’Aosta

  

 

1080

Lombardia

  

 

1009

Trentino-Alto Adige

  

 

1044

Veneto

  

 

1069

Friuli Venezia-Giulia

  

 

1067

Liguria

  

 

1033

Emilia-Romagna

  

 

1131

Toscana

  

 

1144

Umbria

  

 

1170

Marche

  

 

1215

Lazio

  

 

1261

Abruzzo

  

 

1235

Molise

  

 

1289

Campania

  

 

1145

Puglia

  

 

1366

Basilicata

  

 

1302

Calabria

  

 

1240

Sicilia

  

 

1350

Sardegna

  

 

1249

 

È chiaro quindi come il fotovoltaico sia tra le fonti di energia rinnovabili più vantaggiose nel nostro paese, su cui puntare per la transizione energetica.

 

Incontro fra il Club Eccellenza Energetica del CNA di Bologna ed EnergRed S.r.l.

Come spendere meno in bolletta per la propria impresa? Una soluzione è la proposta Energred di Impianti Fotovoltaici in SEU


Come spendere meno in bolletta per la propria impresa? Una soluzione è la proposta Energred di Impianti Fotovoltaici in SEU

Ieri, 11 Aprile, nella sala riunioni dell’Ufficio Territoriale CNA Navile, a via dell’Arcoveggio 74 a Bologna si è tenuto un importante incontro fra alcuni operatori del settore energetico e gli iscritti al locale Club Eccellenza Energetica per discutere assieme e introdurre delle novità nel campo dell’efficientamento.

Energred SRL ha avuto l’onore di poter presentare ai numerosi operatori del settore intervenuti, direttamente tramite il suo AD, l’ingegner Moreno Scarchini, la propria proposta di ‘Impianti Fotovoltaici in assetto SEU (Sistemi Efficienti di Utenza)’ che garantisce un cospicuo risparmio nel costo dell’energia per l’utilizzatore finale.

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Asset Manager per impianti fotovoltaici

Il candidato avrà esperienza nel settore della gestione tecnico amministrativa di impianti fotovoltaici. Si occuperà degli impianti in manutenzione di Energred srl e del loro sviluppo in termini di lavoro creato.

Principali mansioni

  • Monitoraggio impianti fotovoltaici
  • Gestione manutenzione ordinaria e straordinaria
  • Report per il cliente
  • Progettazione e valutazione economica delle attività di revamping

Sede di lavoro: Roma, disponibilità a trasferte
Formazione: Laurea triennale Energetica o equivalente
Conoscenze richieste:

  • Pacchetto Office
  • AutoCAD
  • Lingua inglese sia parlata che scritta (livello minimo C1/C2)

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